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Taranto, picchia ex convivente e tenta incendio casa: arrestato

14 febbraio 2014 | 15.05
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Taranto, picchia ex convivente e tenta incendio casa: arrestato

Un uomo di 55 anni, di Monteiasi, in provincia di Taranto, dopo aver picchiato la ex convivente ed aver danneggiato la sua automobile, ha tentato di incendiare l'abitazione della donna. E' accaduto ieri pomeriggio. I carabinieri, intervenuti dopo la segnalazione dell'incendio, lo hanno arrestato. Le fiamme, spente dai vigili del fuoco, hanno interessato i mobili presenti nel bilocale ed annerito le pareti. La donna, 50 anni, ha deciso di confidare ai militari le angherie subite durante il rapporto sentimentale interrotto ormai da mesi. Una decisione mai accettata dall'uomo.

Ieri all'ora di pranzo, con una scusa e' stata attirata a casa sua e, dopo un litigio per futili motivi, è stata aggredita in modo violento con calci e pugni. Ma e' tornata a casa e, come in precedenza, non ha denunciato l'accaduto, ne' si e' fatta medicare al pronto soccorso. Nel pomeriggio l'uomo, non contento, ha danneggiato la sua auto e quella della sorella della vittima, provocando la rottura di uno specchietto retrovisore e di un deflettore. Nemmeno questo gesto ha indotto la vittima a denunciare, per paura di ritorsioni ancora piu' grandi. Solo dopo l'incontro con i militari a seguito dell'incendio, ha deciso di raccontare i fatti. Del resto le numerose tumefazioni sul volto erano inequivocabili.

La donna si e' soffermata sui particolari di una relazione, iniziata negli anni '90, ma che pochi anni fa e' naufragata e nell'ultimo periodo e' degenerata, dopo che lui aveva deciso di chiudere definitivamente. L'uomo geloso e possessivo non ha mai accettato la fine del rapporto. Nel tempo si sono succedute violenze e prevaricazioni, mai denunciate dalla vittima. Violenze fisiche, psicologiche, ingiurie, minacce, richieste di denaro e abuso di sostanze alcoliche: questo e' lo scenario che la donna ha dovuto sopportare in silenzio. Dopo il racconto la donna si e' fatta accompagnare dai militari in ospedale, dove e' stata visitata e dimessa con una prognosi di 25 giorni per lesioni che vanno dal trauma cranico, a edemi e tumefazioni e contusioni multiple.

L'uomo e' stato rinchiuso in carcere su disposizione del sostituto procuratore Remo Epifani. Di fronte al giudice dovra' rispondere di atti persecutori, lesioni aggravate, incendio e danneggiamento. Sono in corso accertamenti per riscontrare numerosi episodi descritti dalla donna, uno dei quali riguarderebbe l'uso di una pistola, con esplosione di colpi d'arma da fuoco in aria, con la quale ieri sarebbe stata ulteriormente minacciata dopo l'aggressione.

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