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Terra dei Fuochi, governo: "Vietata la vendita dei prodotti dalle aree a rischio"

11 marzo 2014 | 20.41
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Terra dei Fuochi, governo:

Roma, 11 mar. (Adnkronos/Ign) - Sono pari al 2% le aree sospette nel territorio dei 57 Comuni della Terra dei Fuochi. In base ai risultati delle indagini tecniche per la mappatura dei terreni destinati all'agricoltura della Regione Campania, su un totale di 1.076 chilometri quadrati, le aree sospette ricoprono un'estensione di 21,5 chilomertri quadri. Nell'ambito di queste aree sono stati individuati 51 siti su cui si devono attivare prioritariamente misure per la salvaguardia. E il decreto interministeriale ha disposto il divieto di vendita dei prodotti ortofrutticoli dei terreni classificati a rischio.

Il provvedimento è stato firmato dai ministri dell'Agricoltura, Maurizio Martina, della Salute, Beatrice Lorenzin, e dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, tutti presenti alla conferenza stampa di palazzo Chigi nel corso del quale sono stati resi noti i dati basati sullo studio realizzato dal ministero delle Politiche agricole. "Si tratta di un tappa intermedia" ha detto Martina in riferimento all'indagine. Questa tappa, ha aggiunto il ministro, consentirà di procedere verso tutti i passaggi successivi per l'analisi dei territori. "Si sta parlando dello 0,01% del territorio della Regione", ha poi fatto osservare il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, anche lui presente alla conferenza stampa.

"Fino a 3 mesi fa sulla Terra dei fuochi c'era una specie di sipario chiuso, che abbiamo aperto con una serie di provvedimenti importanti, con l'obiettivo di risolvere i problemi. Un lavoro poderoso, importante. Abbiamo già avviato lo screening di massa su questi territori per dare certezza e sicurezza alla popolazione. Sono stati stanziati 50 mln di euro e stiamo quindi affrontando il problema salute di quelle zone a tutto tondo", ha specificato la ministra Lorenzin precisando poi che entro 90 giorni saranno effettuate le indagini che consentiranno di indicare quali sono i terreni 'no food' nella Terra dei Fuochi.

"Dare certezze agli abitanti della Campania sulla loro condizione di salute e sugli alimenti che mangiano, ma anche non scoraggiare l'uso dei prodotti campani, gamma di altissima qualità e valore per l'Italia e per l'Italia nel mondo" sono, secondo Lorenzin, i due obiettivi principali dell'azione del governo.

Galletti ha evidenziato che "la mission di questo governo è il recupero della Terra dei fuochi in tempi brevi, compatibilmente con la situazione e senza creare illusioni, a beneficio dei cittadini che abitano in quelle zone".

"Noi siamo fiduciosi perché i nostri prodotti sono super controllati", commenta all'Adnkronos Guido Coppola, vicepresidente della Cia (Confederazione italiana agricoltori) Campania e presidente di Cia Caserta. "Nei siti indicati come inquinati - continua - sono già state effettuate le analisi da tutti gli enti regionali preposti, e tutti gli esiti sono stati buoni, anche per quanto riguarda le aziende zootecniche. Anche le analisi sull'ortofrutta ad oggi non hanno rilevato prodotti contaminati".

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