Non è Mohan Kumar ma Rajendra Sadashiv Nikalje, un bandito conosciuto come Chhota Rajan, l'uomo arrestato dalla polizia indonesiana ieri sull'Isola di Bali. Lo hanno confermato le autorità locali spiegando che lo scambio di persona è stato causato dal passaporto che l'uomo aveva con sé e che riportava il nome del killer indiano condannato a morte nel 2013 per aver ucciso circa 20 donne con il cianuro nascosto nelle pillole anticoncezionali.
Forse, riferiscono i media, ciò che ha portato alla confusione è stata la dichiarazione rilasciata ai media da un funzionario indonesiano che affermava di aver "arrestato presso l'aeroporto di Ngurah Rai un uomo sospettato di aver effettuato da 15 a 20 omicidi in India".
Chhota Rajan, che viveva in Australia sotto un'altra identità, era ricercato da decenni per reati legati alla criminalità organizzata tra cui omicidi, estorsioni, il contrabbando e il traffico di droga. In passato è stato legato anche a Dawood Ibrahim, il criminale indiano accusato di aver organizzato e finanziato gli attentati di Mumbai del 1993 che uccisero 257 persone.
