La premier: "Importante convergenza di vedute tra Ue e Usa". Il presidente francese: "Mosca non ha dato alcun segnale di voler fermare la guerra". Nuovi colloqui in Florida tra Witkoff e Umerov
Prosegue l'intenso lavoro per trovare l'accordo di pace tra Ucraina e Russia. Per il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, oggi a Parigi, la pace deve essere duratura e la Russia non va ricompensata.
Intanto la premier Giorgia Meloni ha partecipato oggi pomeriggio a una conversazione telefonica con il presidente Volodymyr Zelensky e altri leader europei, per fare il punto dopo gli incontri di ieri in Florida tra le delegazioni Usa e ucraina. Dopo aver sottolineato "l’approccio costruttivo sempre dimostrato dal presidente Zelensky", si legge in una nota di Palazzo Chigi, "ha inoltre ribadito l’importanza della convergenza di vedute tra partner europei e Stati Uniti quale fondamento per il raggiungimento di una pace giusta e duratura". Alla vigilia degli incontri tra l’inviato speciale del presidente Trump e le autorità russe, Meloni ha infine auspicato che Mosca offra a sua volta un fattivo contributo al processo negoziale.
"La pace deve diventare veramente duratura", ha affermato Zelensky da Parigi all'indomani dei colloqui in Florida. E ha avvertito che, nel negoziato sul piano americano per mettere fine alla guerra, non deve emergere alcun elemento che Mosca possa interpretare come una ricompensa per l'invasione del 2022. "Per garantire una sicurezza reale, dobbiamo assicurarci che la Russia non percepisca nulla che possa interpretare come una ricompensa per questa guerra", ha dichiarato Zelensky nel corso di una conferenza stampa congiunta a Parigi con Macron secondo il quale La Russia "non ha dato alcun segnale di voler fermare la guerra".
I due leader hanno avuto uno scambio con Steve Witkoff e il negoziatore ucraino Rustem Umerov che si sono rivisti anche questa mattina in Florida per proseguire le trattative. "Successivamente" i Presidenti di Ucraina e Francia hanno parlato con il Premier britannico Keir Starmer, diversi leader europei (Germania, Polonia, Italia, Norvegia, Finlandia, Danimarca, Olanda), e con Antonio Costa, Ursula von der Leyen e il segretario generale della Nato, Mark Rutte. Nel primo pomeriggio, la coppia presidenziale ucraina è al Quai d'Orsay per due eventi alla presenza di Jean-Noël Barrot e Rachida Dati.
"Durante i nostri colloqui durati diverse ore, Emmanuel Macron e io abbiamo valutato molti dettagli. L'attenzione principale era rivolta ai negoziati per porre fine alla guerra e alle garanzie di sicurezza", ha scritto Zelensky su X, aggiungendo: "La guerra deve finire il prima possibile. Molto dipende ora dal coinvolgimento di ogni leader. Oggi parleremo anche con altri leader".
"Lavoriamo perché non ci sia una terza aggressione della Russia", ha affermato ancora Zelensky. "Abbiamo lavorato in modo approfondito perché il nostro interesse comune è quello di vivere senza guerra", ha aggiunto, parlando delle garanzie di sicurezza, di indipendenza e sovranità per il suo Paese richieste. Noi vogliamo una pace durabile e tutti i partner ne devono essere coscienti. "Il processo per la definizione di un accordo di pace non è terminato e la questione territoriale è la più difficile da risolvere", ha detto ancora Zelensky dopo il suo incontro con Macron.
"Gli Stati Uniti come l'Ucraina come tutti gli europei vogliono la pace. Ed è questo l'obiettivo centrale dei negoziati che si sono tenuti nelle ultimore e settimane. Ma è chiaro per tutti noi che quando si parla di pace ciascuno deve svolgere il suo ruolo. La Russia non ha dato alcun segnale di voler fermare l'aggressione. L'Ucraina è la sola che può discutere di territori, sono i suoi, riconosciuti dal diritto internazionale, è sovrana", ha dichiarato Macron nella conferenza stampa congiunta con Zelensky. "Quando si parla di garanzie di sicurezza non possono essere decise o discusse senza che gli ucraini siano attorno al tavolo e così per gli europei e l'insieme degli alleati della coalizione dei volontari perché si tratta dei garanti e si tratta di sicurezza dell'Europa. Quando si parla dei beni russi congelati i paesi interessati e l'Ue devono essere attorno al tavolo perché ne hanno soli la competenza", ha aggiunto. Poi l'accusa: "La Russia continua a distruggere e uccidere nel momento in cui si parla di pace. Aggrava ogni giorno la portata della sua aggressione", ricordando come "gli ultimi raid che hanno martirizzato la città di Kiev e poi colpito Dnipro".
Oggi Witkoff Umerov si sono nuovamente incontratiin Florisa, hanno riferito all'AFP fonti a conoscenza della vicenda, aggiungendo che "ci sono ancora alcune questioni" da discutere. Zelensky incontrerà Umerov domani in Irlanda, mentre Witkoff è atteso a Mosca - sempre domani - per incontrare Vladimir Putin. L'incontro tra Putin e Witkoff si terrà ''nella seconda metà'' della giornata di domani, ha confermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov parlando ai giornalisti .
Zelensky ha sottolineato ''l'importanza del dialogo costruttivo'' per la pace in Ucraina dopo aver ricevuto dal ''capo della delegazione ucraina Rustem Umerov'' il rapporto ''sui principali parametri del dialogo, sui suoi punti salienti e su alcuni risultati preliminari'' dell'incontro tra Stati Uniti e Ucraina che si è svolto in Florida. Con un messaggio su X, Zelensky ha sottolineato che ''è importante che i colloqui abbiano una dinamica costruttiva e che tutte le questioni siano discusse apertamente e con un chiaro focus sulla garanzia della sovranità e degli interessi nazionali dell'Ucraina''.
Il presidente ucraino si è poi detto ''grato agli Stati Uniti, al team del presidente Trump e al presidente in persona per il tempo investito così intensamente nella definizione delle misure per porre fine alla guerra. Continueremo a lavorare. Attendo con impazienza di ricevere un rapporto completo dal nostro team durante un incontro personale''.
I negoziati tra Stati Uniti e Ucraina che si sono svolti a Miami si sono concentrati sulla definizione del confine di fatto con la Russia in base all'accordo di pace. Lo scrive Axios citando due funzionari ucraini che hanno descritto l'incontro, durato cinque ore, come "difficile" e "intenso", ma produttivo.
"E' stato intenso, ma non negativo. Apprezziamo molto il serio impegno degli Stati Uniti. La nostra posizione è che dobbiamo fare tutto il possibile per aiutare gli Stati Uniti a raggiungere il successo senza perdere il nostro Paese e impedire che si verifichi un'altra aggressione", ha scritto uno dei funzionari ucraini ad Axios dopo l'incontro.
L'Alta Rappresentante dell'Ue, Kaja Kallas, a proposito dell'ipotesi di stabilire limiti numerici per l'esercito dell'Ucraina, nell'ambito delle trattative di pace, ha detto che è all'esercito russo, più che a quello ucraino, che andrebbero posti limiti, dato che rappresenta "un rischio" per tutti i Paesi vicini. Kallas ha parlato a Bruxelles a margine del Consiglio Esteri Difesa.
"In generale - ha affermato - non pensiamo sia giusto entrare nelle decisioni di Paesi sovrani su quanto sia grande il loro esercito; il mio punto è che, se ci sarà una pressione sull'esercito ucraino che non ha invaso nessuno, allora dovrebbe esserci pressione anche sull'esercito russo".
Perché "in realtà l'esercito russo è quello che rappresenta un rischio per tutti. Non parlo dei Paesi europei, ma di tutti i Paesi vicini alla Russia. Basta guardare ai 19 Paesi che hanno invaso negli ultimi 100 anni: sono tutti a rischio, se gli eserciti russi sono grandi. Se il loro budget militare è grande com'è adesso, vorranno usare di nuovo" le armi, ha sottolineato.
Quanto ai finanziamenti a Kiev, il Belgio "ha preoccupazioni legittime" riguardo al prestito all'Ucraina basato sui beni congelati alla Russia, "ma tutti gli altri Stati membri hanno detto che sono disposti a condividere quei rischi. Non lasceremo il Consiglio Europeo di dicembre senza un risultato per il finanziamento dell'Ucraina" nei prossimi anni, ha detto Kallas.
Questa potrebbe essere una "settimana cruciale" per il futuro dell'Ucraina, ma Mosca "non vuole la pace", ha affermato ancora. Nelle trattative per tentare di porre fine alla guerra, l'Ucraina è "sola" e, se anche gli europei fossero al tavolo, la sua posizione sarebbe "molto più forte", ha scandito.
I combattimenti nella regione del Donetsk sono andati avanti anche mentre in Florida ucraini e americani si incontravano ieri per discutere di un possibile piano di pace. Le forze ucraine hanno respinto i militari russi alla periferia meridionale di Rodynske, a nord est di Pokrovsk. Il contingente russo è stato molto indebolito dalla guerriglia urbana in corso oramai da 120 giorni a Pokrovsk, senza che i russi siano riusciti a consolidare le loro posizioni nella cittadina del Donetsk considerata di importanza strategica. Lo riporta l'Institute for the Study of War, citando i blogger militari ucraini. I russi sono costretti a procedere a piedi verso Pokrovsk, da nord est, dal momento che le forze di Mosca non riescono a trasportare mezzi blindati oltre il fiume Kazennyi Torets.
Il ministero della Difesa russo ha intanto rivendicato la conquista del villaggio di Klynove nell'oblast del Donetsk. Al momento non ci sono commenti da parte di Kiev.
Mentre è salito a quattro morti e 22 feriti il bilancio dell'attacco missilistico russo su Dnipro, nell'Ucraina centro orientale. Lo ha riferito su Telegram Vladyslav Haivanenko, governatore regionale, segnalando danni a edifici civili.
Il servizio di intelligence russo (Fsb) ha reso noto che un agente dei servizi segreti ucraini, che aveva tentato di piazzare una bomba sotto l'auto di un funzionario del ministero della Difesa russo, è stato ucciso in Crimea. Il servizio di intelligence russo precisa che "è stato sventato un attacco terroristico pianificato dalla Direzione principale dell'intelligence del Ministero della Difesa ucraino sul territorio della Repubblica di Crimea contro un alto ufficiale del Ministero della Difesa russo".