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Ucraina, Meril: "Russi mai amati, detestati anche da intellettuali"

08 agosto 2022 | 16.42
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L'attrice francese, di origine russa: "la mia famiglia trascorreva molti mesi in Ucraina, i Gagarine possedevano immense distese di terra, dono degli zar. L'Ucraina faceva parte della Russia, non era un 'lembo estremo' del Paese come avrebbe detto, più tardi, il presidente Putin".

L'attrice e scrittrice francese di origine russa Macha Meril accanto al marito, il compositore Michel Legrand.
L'attrice e scrittrice francese di origine russa Macha Meril accanto al marito, il compositore Michel Legrand.

"La mia famiglia trascorreva molti mesi in Ucraina, i Gagarine possedevano immense distese di terra, dono degli zar, come del resto molte famiglie appartenenti all'aristocrazia russa. L'Ucraina faceva parte della Russia, non era un 'lembo estremo' del Paese come avrebbe detto, più tardi, il presidente Putin". E' quanto ha raccontato in una intervista al settimanale francese 'Point de vue' l'attrice e scrittrice francese di origine russa Macha Meril ( il suo vero nome Maria -Magdalena Vladimirovna Gagarina),vedova del grande compositore Michel Legrand.

"I russi - ricorda ancora - non sono mai stati amati in Ucraina. Le famiglie russe erano considerate come una sorta di coloni. Un po' come i francesi in Algeria. Infatti ricorrevano molto spesso a manodopera proveniente dalla Polonia e della Cecoslovacchia per gestire le loro imprese. Terre fertili, incantevoli - prosegue Macha Meril - rigogliose di frutta, verdure, legumi. Mia madre ha dedicato un libro all'Ucraina, 'Blonds était les blés d'Ukraine'".

Cosa ricorda dell'Ucraina? "Un'altra lingua, un'altra modo di vita. Era una società multiculturale, come ripeteva mia madre. C'erano tedeschi, polacchi, ungheresi, ebrei... Una convivenza pacifica, così diversa da quanto sta accadendo oggi all'interno di un multiculturalismo, lo ripeto, che non conosceva frontiere ideologiche e linguistiche. Oggi è diverso - conclude - In alcune regioni, come la Georgia o l'Ossezia, il popolo russo ha fatto di tutto per rendersi non particolarmente simpatico agli occhi degli ucraini. Sono detestati, non solo da gran parte della popolazione, ma anche delle élite intellettuali".

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