La Flotta del Mar Nero russa ha smentito la notizia dell'ultimatum, rende noto l'agenzia di stampa Interfax Russia, citando un portavoce, liquidandola come ''priva di fondamento''. Il presidente della Duma di stato, Sergei Naryshkin, ha inoltre precisato, all'agenzia di stampa Itar-Tass, che ''l'autorizzazione del Consiglio della federazione (votata sabato su richiesta del Cremlino, ndr) fornisce solo il diritto all'uso dello strumento militare, diritto che puo' essere esercitato se necessario. Ma per ora, non c'e' tale necessita'''. Sara' il presidente Vladimir Putin eventualmente a prendere tale decisione, ha precisato.
Il ministero degli esteri ha poi spiegato che ''le unita' della flotta basate in Crimea non interferiscono con gli eventi politici interni ucraini. Tutti i movimenti delle unita' della flotta si spiegano solo con la necessita' di garantirne la sicurezza e di prevenire attacchi di estremisti contro i nostri connazionali''. Gli accordi fra Russia e Ucraina, si ricorda, consentono il dispiegamento di 25mila militari, 388 unita' navali, inclusi 14 sottomarini non nucleari, 106 aerei fra cui 22 militari.