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Ue, crescita solida dell'Italia nel '22-23 ma occhio all'inflazione

11 febbraio 2022 | 11.13
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Gentiloni: "Previsioni rassicuranti, già tornati a livelli pre-covid"

Paolo Gentiloni (Afp) - AFP
Paolo Gentiloni (Afp) - AFP

L'Italia dovrebbe registrare nel 2022 una crescita economica "solida", del 4,1%, dopo il +6,5% del 2021, malgrado la 'gelata' della variante Omicron, che ha rallentato l'economia, come in tutta Europa, nell'ultimo trimestre del 2021 e nel primo trimestre 2022. Anche se la previsione di crescita è stata tagliata di 0,2 punti percentuali rispetto a novembre, le previsioni economiche d'inverno, presentate oggi dalla Commissione Europea a Bruxelles, sono "rassicuranti" per il nostro Paese, ha spiegato il commissario all'Economia Paolo Gentiloni.

Per l'Italia, prosegue Gentiloni, "nonostante le difficoltà legate alla pandemia, ai costi dell'energia e all'inflazione", la Commissione vede "una prospettiva di crescita solida anche per il 2022 e per il 2023, dopo una crescita molto positiva nel 2021". Certo, osserva, anche nel nostro Paese "c'è stato un rallentamento" negli ultimi mesi, ma "stiamo parlando di una crescita che comunque è al 4%. Sono numeri che dieci-venti anni fa ci saremmo giocati al Lotto", sottolinea. Proprio in queste settimane l'Italia "sta tornando ai livelli di crescita pre Covid, dopo due anni". E non va dimenticato che l'Ue dopo la crisi finanziaria impiegò "sette anni per tornare ai livelli di crescita del 2008-2009".

In Italia la domanda interna, che negli anni prima della pandemia era spesso stagnante, "è posizionata per restare il principale pilastro dell'espansione della produzione, con il piano per la ripresa e la resilienza che agisce per aumentare gli investimenti". Certo, sottolinea Gentiloni, resta molto "importante" che il Pnrr venga attuato tutto e bene.

A livello di area euro, il rallentamento registrato dall'economia nell'ultimo trimestre del 2021, a causa del sommarsi di Omicron a Delta nel tardo autunno-inverno, ha portato la Commissione a tagliare le stime per il primo trimestre 2022, con una crescita ora prevista allo "0,3%, contro lo 0,8% delle previsioni di autunno", spiega Gentiloni.

Sia l'Ue che l'area euro sono attese in crescita del 4% nel 2022, 0,3 punti percentuali in meno delle previsioni precedenti, a causa della produzione mancata nel quarto trimestre del '21 e nel primo del '22. Ma l'economia dovrebbe poi "ingranare una marcia più alta" nel corso di quest'anno, come dice il vicepresidente Valdis Dombrovskis, e quindi la crescita nel 2023 è ora attesa al 2,8% per l'Ue e al 2,7% nell'Eurozona, leggermente più elevata rispetto all'autunno.

Tra le principali economie dell'area euro, l'Italia è leggermente sopra la media per il 2022, con un +4,1%, e un +2,3% nel 2023 (sotto la media). La Germania dovrebbe crescere del 3,6% nel '22 e del 2,6% nel '23; la Francia dl 3,6% e 2,1%, rispettivamente; la Spagna del 5,6% e del 4,4%; l'Olanda del 3% e del 2,7%; il Belgio del 2,7% e del 2,2%; il Portogallo del 5,5% e 2,6%. Fuori dall'area euro, la Polonia è stimata al +5,5% nel '22 e +4,2% nel '23, la Svezia al +3,8% e +2%, la Repubblica Ceca al +4,4% e +3,9%.

Un capitolo a parte Gentiloni lo ha dedicato all'inflazione. Per anni e anni sotto l'obiettivo Bce, negli ultimi mesi i prezzi al consumo hanno sorpreso ripetutamente al rialzo, con un picco (almeno per ora) del +5,1% annuo nell'area euro in gennaio. La Commissione ha rialzato decisamente le stime per l'inflazione dell'area euro, portandole al 3,5% per il 2022 (dal +2,2% di novembre) e all'1,7% del 2023. In Italia l'inflazione dovrebbe salire al 3,8% quest'anno, per scendere poi all'1,6% l'anno venturo. In Germania è data al 3,7% quest'anno, al 2,1% nel '23; in Olanda al 4% e 1,4%, rispettivamente.

A trainare i rincari sono soprattutto i prezzi dell'energia, che ora si prevede rimangano "elevati" più a lungo di quanto non ci si attendesse in precedenza, e il persistere di "colli di bottiglia", nelle catene del valore per la manifattura e nell'offerta di lavoro per i servizi. La Commissione, spiega Gentiloni, stima che l'inflazione nell'area euro "raggiunga il picco nel primo trimestre del 2022 e che rimanga sopra il 3% fino al terzo trimestre dell'anno". L'attesa ora è che comunque si verifichi un calo consistente nel quarto trimestre del 2022, con un ritorno ben sotto il target Bce nel 2023, all'1,7%.

Ora, però, "le pressioni sui prezzi si stanno allargando a diverse categorie di beni e servizi", sottolinea Gentiloni. E avverte: le proiezioni relative all'inflazione nell'Eurozona e nell'Ue sono "soggette a rischi al rialzo". Il commissario, tuttavia, ricorda che la presidente della Bce Christine Lagarde ha detto che qualsiasi aggiustamento della politica monetaria "sarà graduale"

Quanto all'allargarsi degli spread, i differenziali di rendimento dei titoli di Stato, all'interno dell'Eurozona dovrebbe avere un impatto "limitato" anche per i Paesi ad alto debito pubblico, come l'Italia, poiché i tassi sono tuttora "negativi" in termini reali, cioè al netto dell'inflazione.

Per evitare che l'area euro ripeta gli errori del recente passato la Commissione, ha ricordato Gentiloni, sta lavorando per "risolvere" un "rebus", cioè come riformare le regole Ue in materia di bilanci pubblici arrivando ad un quadro che permetta sì di tenere sotto controllo i debiti pubblici elevati, riducendoli, ma senza uccidere la ripresa economica con l'austerità, che aggraverebbe i problemi, invece di risolverli. Tutto questo quadro è valido Covid permettendo: le previsioni si basano sull'assunto che l'ondata provocata dalla variante Omicron sia di breve durata e che dopo non si verifichino più grossi guai sul fronte pandemico. Oltre al Sars-CoV-2, poi, sulle previsioni incombono anche gli oltre 100mila militari russi spediti da Vladimir Putin ai confini con l'Ucraina. I rischi per le prospettive relative alla crescita e all'inflazione in Europa, ha sottolineato Gentiloni, già ministro degli Esteri e premier, "sono aggravati dalle attuali tensioni geopolitiche. E qui abbiamo qualcosa di diverso da un rischio al ribasso per una previsione economica: la pace, la stabilità e la crescita economica sono strettamente connesse". 

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