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Una ‘Idea’ al premier, ecco il regalo del pittore Hypnos a Renzi

02 giugno 2014 | 18.03
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Un quadro in dono al presidente del consiglio per sollecitarlo a proteggere gli inventori italiani

Una ‘Idea’ al premier, ecco il regalo del pittore Hypnos a Renzi

Una “Idea” a Matteo Renzi. E’ il regalo di Hypnos al premier. Il pittore, al secolo Gilberto Di Benedetto, non nuovo alle provocazioni e sempre più incline a piegare la sua arte al sociale, questa volta vuole richiamare l’attenzione dei governanti e del presidente del consiglio in particolare, sulla necessità di fare dell’Italia un Paese capace, al pari degli altri, di tutelare i proprio inventori. L’opera con cui Hypnos vuole omaggiare Renzi rappresenta, infatti, il cervello di un uomo, nel pieno dell’estasi creativa, mentre le sue idee si spargono per l’Universo. ”Se c’è una cosa che non manca agli italiani - dice l’artista - sono le idee. In altri paesi gli inventori, che siano artisti, poeti, scienziati o altro, sono considerati patrimonio della Nazione. In Italia gli inventori sono, invece, dei poveri illusi, fino a quando con le sole loro forze non dimostrano il contrario. Questa visione dei nostri amministratori, oltre ad essere in sé sbagliata, a mio giudizio va anche contro gli interessi nazionali. Il popolo italiano ha nel Dna una grande creatività che tutto il mondo ci invidia e dobbiamo tutelare seriamente gli inventori con una struttura burocratica che li aiuti veramente a sviluppare le loro idee quando sono valide”.

”Forse Matteo Renzi - prosegue - snellendo la burocratica Italia dai suoi fardelli amministrativi, riuscirà a portare nel settore creativo un vento nuovo per un vero miracolo italiano. Io ci credo ed è per questo che ho deciso di regalare questo lavoro informale al nostro presidente del consiglio”.

Hypnos tra l’altro è l’inventore del Dna-artfirm, la firma genetica per le opere d’arte, una sorta di “firma biologica’’ che si basa sulla presenza del Dna dell’autore e che rende impossibile riprodurre un’opera identica. Si tratta di un blister contenente sostanze biologiche con il Dna dell’artista da porre dietro al quadro a rappresentare la sua firma unica. “Faccio parte di una comunità nutrita di artisti italiani e questa idea è stata raccolta con forte consenso da moltissimi colleghi”, fa sapere Di Benedetto che sottoporrà anche ad alcuni membri del Parlamento questo progetto. Tra tutti, i più entusiasti sembrano, però, proprio gli esperti d’arte. Il presidente dell’Istituto europeo delle Politiche culturali, Andrea de Liberis, perito d’arte di fama internazionale, racconta Hypnos, “l’ha definita ‘una vera rivoluzione copernicana, geniale e anche utile a tutelare gli artisti in maniera veramente efficace’. Quale presidente dell’Istituto Europeo de Liberis ha anche annunciato la sua intenzione di farsi promotore presso il legislatore di una proposta per costituire una banca dati con le firme biologiche degli artisti. Sostiene l’idea della firma con il Dna anche l’autorevole critico d’arte Paolo Levi”, fa sapere, infine, Gilberto Di Benedetto.

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