Giovani e nullafacenti: il fenomeno dei NEET
Hanno tra 15 e 29 anni, non hanno un'occupazione nè sono inseriti in alcun percorso di studi o formazione: sono i cosidetti NEET, acronimo dall'inglese "Neither in Education, Employment or Training", un fenomeno che purtroppo ci riguarda da vicino. Nel nostro Paese infatti si registra la più alta incidenza di NEET dell'intera Unione Europea. La percentuale registrata da Eurostat nel 2020 arriva al 23,3%, superando di quasi 10 punti percentuali la media continentale del 13,7%. Il Paese con la percentuale di NEET più bassa è l'Olanda con il 5,7%. Anche i dati Istat confermano che quello dei NEET è un fenomeno particolarmente diffuso in Italia dove infatti oltre 2,1 milioni di giovani tra 15 e 29 anni non lavorano, non studiano e non seguono alcun percorso formativo. Le percentuali più elevate si registrano nelle regioni del Sud con un'incidenza del 37,5% in Sicilia, del 34,6% in Calabria e del 34,5% in Campania. Le donne risultano i soggetti più a rischio di inattività e disoccupazione. Anche in questo purtroppo abbiamo il triste primato. Nel nostro Paese nel 2020 Eurostat ha registrato un'incidenza dei NEET donne del 25,4%.