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"Vendetta contro Usa non ancora completata"

13 gennaio 2020 | 12.23
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La minaccia del rappresentante della Guida Suprema, Ali Khamenei, dopo il lancio di missili contro basi in Iraq utilizzate da truppe americane. Rouhani ordina attuazione legge che definisce il Pentagono "un'organizzazione terroristica"

(Afp)
(Afp)

Non è ancora stata completata la "vendetta" dell'Iran contro gli Stati Uniti per l'uccisione in Iraq del comandante della Forza Quds, il generale Qassem Soleimani. Lo ha dichiarato il rappresentante della Guida Suprema, Ali Khamenei, nel corpo di elite dei Guardiani della Rivoluzione, annunciando nuove rappresaglie dopo il lancio di missili contro basi in Iraq utilizzate da truppe americane.

"Non abbiamo ancora completato la nostra vendetta nei confronti dei nemici per l'uccisione di Soleimani e dei suoi compagni", ha dichiarato Ali Shirazi, citato dall'agenzia di stampa 'Fars'. "L'azione di rappresaglia non sarà necessariamente condotta dall'Iran da solo", ha aggiunto Shirazi, sottolineando che anche il cosiddetto "fronte della resistenza" avrà un ruolo "attivo" nella "vendetta".

Intanto il presidente iraniano, Hassan Rohani, ha ordinato l'attuazione di una legge approvata dal Parlamento di Teheran, il Majlis, che definisce il Pentagono "un'organizzazione terroristica" e ''terroristi'' coloro che agiscono per suo conto, assoggettandoli alle sanzioni della Repubblica islamica. Lo riporta l'agenzia di stampa 'Tasnim', precisando che Rohani ha chiesto a tutte le principali organizzazioni iraniane di attuare la legge che inserisce nella lista nera anche tutti i comandanti statunitensi che hanno avuto un ruolo nell'uccisione del generale Qassem Soleimani. La legge è stata approvata dal Consiglio dei Guardiani.

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