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Aumentati nel 2013 i prezzi medi degli hotel, +3% a livello globale

04 marzo 2014 | 12.01
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Aumentati nel 2013 i prezzi medi degli hotel, +3% a livello globale

Nel 2013 i prezzi medi degli hotel hanno registrato un aumento del 3% a livello globale. E' quanto emerge dall'Hotel Price IndexTM, l'analisi sull'andamento dei prezzi delle camere di albergo di tutto il mondo effettuata da Hotels.com. Ci sono quindi stati quattro anni di crescita a partire dal 2008/9, anno della crisi finanziaria e del conseguente forte calo dei prezzi degli hotel. Creato nel 2004 su base 100, l'Hpi di Hotels.com considera i prezzi effettivamente pagati dai viaggiatori per le camere d'hotel in tutto il mondo.

L'Hpi nel 2013 si è assestato a quota 110, ben sette punti in meno rispetto al picco fatto registrare nel 2007, nonostante la recente crescita, e dieci punti in più rispetto all'anno di lancio. L'America Latina ha registrato il più forte risultato mai registrato, con un +5% dei prezzi medi degli hotel, che ha permesso di superare il picco raggiunto prima della crisi economica globale.

''Secondo i dati dell'Omt (l'Organizzazione mondiale del turismo), nel 2013 gli arrivi di viaggiatori nel mondo sono cresciuti del 5%, toccando la cifra record a livello globale di 1.087 milioni, un risultato ben oltre le aspettative. La crescita globale dei prezzi degli hotel evidenziata dalla nostra analisi riflette questo trend" afferma Johan Svanstrom, presidente del brand Hotels.com.

Livelli di occupazione più elevati raggiunti in molte aree hanno aiutato l'indice Hpi del Nord America a salire del 3%, in linea con l'aumento a livello globale. Le tariffe degli hotel in Europa e nel Medio Oriente hanno subito un rialzo del 2%. Grazie alla ripresa economica europea, segnalata da diversi indicatori finanziari, molte delle destinazioni più colpite dalla crisi hanno visto i prezzi stabilizzarsi, registrando anche incrementi.

La regione del Pacifico non ha visto cambiamenti sostanziali. Il flusso dei viaggi d'affari nell'Australia Occidentale, unito alla svalutazione del dollaro Australiano che si è verificata verso la fine dell'anno, ha costituito un freno per la crescita media complessiva. L'Indice Hpi in Asia, invece, è sceso del 2%. Una buona notizia per viaggiatori diretti in quest'area, che continua ad offrire tra le sistemazioni in hotel più convenienti.

La svalutazione dello Yen, della Rupia Asiatica e della Rupia Indonesiana, insieme ad un calo dei viaggiatori verso la Cina, ha contribuito a questa situazione, nonostante il flusso di viaggiatori Cinesi verso gli altri Paesi continui ad essere attivo. Non si ferma, inoltre, l'incremento dei viaggi all'interno della Regione.

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