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Mafia capitale, Buzzi: "Carminati una brava persona"

Serracchiani da Marino: ''Pd ha agito prima della magistratura''

Mafia capitale, Buzzi:
08 giugno 2015 | 21.17
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Parole di stima per Massimo Carminati "...brava persona che verso di me si è comportato sempre bene". A parlare così è stato oggi Salvatore Buzzi in collegamento dal carcere di Nuoro con il Tribunale per le misure di prevenzione, a Roma, davanti al quale è pendente la richiesta della Procura di Roma che sollecita per Buzzi e altre nove persone oltre che alla confisca dei beni anche l'obbligo di soggiorno per tre anni. Nel corso della videoconferenza Buzzi ha anche parlato dell'accusa di corruzione che però respinge.

Sempre verso Carminati Buzzi ha detto "con me si è comportato bene perché gli avevo procurato lavoro nella cooperativa. Tra l'altro aveva fatto ottenere una fornitura di pasta a costi molto vantaggiosi". Per quanto riguarda l'accusa di corruzione Buzzi ha detto: "Ammettendo che ci sia stata corruzione (accusa che respingo) questa riguarderebbe soltanto il 3% del fatturato della cooperativa. Poca cosa perché la cooperativa ha 16 milioni di euro di liquidità ed aveva un giro di affari di 6 milioni l'anno, quindi il 3% del fatturato è un'inezia".

Buzzi ha anche parlato della sua opposizione, come quella degli altri, alla confisca dei beni che gli sono stati sequestrati. Tra questi una casa costata 910mila euro ma pagata non con denaro proveniente da delitto bensì regolare. Sull'argomento è tornato anche l'avvocato Alessandro Di Diddi il quale ha precisato che Buzzi non ha voluto fare ammissioni circa l'accusa di corruzione avendo fatto un ragionamento per ipotesi: "Laddove le corruzioni a lui contestate fossero fondate inciderebbero in una percentuale minima sul fatturato delle cooperative e, conseguentemente anche lo stipendio di Buzzi potrebbe essere ritenuto inquinato per quella percentuale ai fini della confisca del suo patrimonio in misura corrispondente".

Intanto, il presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7, ha annunciato: "Ho notificato l'apertura del procedimento per l'iter di commissariamento dell'appalto da 100 milioni alle cooperative coinvolte in Mafia capitale per la gestione di alcuni servizi al Cara di Mineo". "L'appalto -ha aggiunto - ci è parso, anche prima dell'inchiesta e di leggere le intercettazioni, che non fosse regolare".

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