Si tratta di un italiano e un rumeno, erano stati arrestati dopo essere stati riconosciuti responsabili, insieme ad altre quattro persone, che saranno processate separatamente, del furto per un valore di un milione di euro, in un'azienda di Pioltello, comune alle porte di Milano, per cui lavoravano
Due condanne a due anni di reclusione per associazione a delinquere finalizzata al furto sono state emesse dal Tribunale di Monza al termine della maxi indagine "Ironman" condotta dalla Polizia Provinciale di Monza. Si tratta di L.C., italiano di 47 anni e D.S.C, rumeno di 39, erano stati arrestati dopo essere stati riconosciuti responsabili, insieme ad altre quattro persone, che saranno processate separatamente, del furto di oltre 1.000 tonnellate di acciaio, per un valore di un milione di euro, in un'azienda di Pioltello, comune alle porte di Milano, per cui lavoravano.
Entrambi avevano trasportato l'acciaio da Milano ad una fonderia di Vicenza, e nella notte avevano scaricato parte del materiale ad una terza azienda di Caponago Brianza, dalla quale erano ripartiti dopo aver sostituito l'acciaio con rottami e rifiuti ferrosi, che poi era stato spacciato spacciato per materiale puro alla fonderia veneta.
Il guadagno, per l'azienda di Caponago, era quindi duplice: da un lato riceveva ad ottimo prezzo acciaio pregiato, che pagava cash agli autisti infedeli e dall'altro si liberava degli scarti, risparmiando sui costi di smaltimento e facendoli confluire nella fonderia vicentina. (segue)
