L'evento, partito da Matera, serve a sensibilizzare i più giovani sui temi della sicurezza online, del cyberbullismo e di un uso corretto dei social network
Per sensibilizzare i più giovani su un utilizzo corretto dei social network, si è svolta questa mattina a Roma l'ultima tappa di "Una Vita da Social", la campagna educativa itinerante della Polizia Postale sul cyberbullismo. La sesta edizione, in collaborazione con il Miur e il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, è partita quest'anno da Matera 4 mesi fa e ha contato oltre 50 tappe. Oggi erano centinaia gli studenti di scuole elementari e medie di Roma riuniti per informarsi e conoscere i temi della sicurezza online.
Si è ribadito l'importanza dei concetti di identità, molto spesso falsificata sui social network, e di prevenzione: secondo gli organizzatori, "prevenire vuol dire non soltanto utilizzare gli antivirus o password efficaci, ma anche contrastare fenomeni che possono rendere le persone schiave di questi strumenti. Nei social domina l'elemento asociale. Fanno venire meno la dimensione sociale di un individuo in nome di una presunta condivisione con persone indistinte. Vanno bene per rimanere in contatto con persone lontane, ma bisogna usarli con intelligenza e buon senso". L’evento ha visto l’intervento della Polizia Stradale, della Polizia Scientifica, del gruppo cinofili, del Reparto a cavallo e l’esibizione di atleti di karate delle Fiamme Oro.
Attraverso il progetto “Una vita da social”, gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno incontrato oltre 1 milione e 700 mila studenti sia nelle piazze che nelle scuole, 180.000 genitori, 100.00 insegnanti per un totale di 15.000 istituti scolastici, 250 città raggiunte sul territorio e due pagine twitter e facebook con 126.000 like e 12 milioni di utenti mensili sui temi della sicurezza online. Solo nell’anno scolastico 2018/2019, gli operatori del compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni per il Lazio hanno effettuato incontri coinvolgendo 250 istituti scolastici del Lazio, 33.327 studenti, 2.235 genitori e 1.730 docenti, trattando argomenti come adescamento on line, truffe, furti di identità e hackering.
