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Scuola: Cobas, scioperiamo e boicottiamo Invalsi

05 maggio 2014 | 12.53
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Tst Invalsi al via domani all'insegna delle proteste dei sindacati di base da sempre contrari a questo tipo di valutazioni. I Cobas, infatti annunciano per domani e per i succesivi giorni delle prove ''lo sciopero '' dei test e un sit-in al Miur per domani dalle 9.30 e per il 13 dalle 10. ''La neo-ministra Giannini - affermano i Cobas - conferma la validità del vecchio aforisma, insistendo diabolicamente con gli indovinelli e rilanciando dal 6 al 13 maggio l'insensato rito dei quiz Invalsi. Eppure, che l'Invalsi sia inutile e dannoso, come sosteniamo fin dall'inizio della nostra lotta contro la scuola-quiz, è ora addirittura la tesi dei nostri principali avversari in questa battaglia, quella Fondazione Agnelli grande sostenitrice degli 'invalsiani''.

Secondo il sindacato di base, l'occasione che i Cobas forniscono con gli scioperi durante le prove Invalsi, il 6 e 7 maggio per la scuola dell'infanzia e per le elementari e il 13 maggio per le medie e le superiori diventa decisiva ''per dare, insieme a studenti e genitori, un colpo decisivo alla baracca Invalsi e alla funesta scuola-quiz''. ''Tanto più - denunciano - che in contemporanea, Giannini ha rivelato le vere intenzioni del governo nei confronti della scuola pubblica. Altro che il ''forte rilancio'' promesso dal nuovo Grande Imbonitore Renzi: il governo vuole realizzare la ''piena eguaglianza'' tra scuola privata e pubblica, tagliare un anno di scolarità e quindi un'altra cospicua parte di spese per l'istruzione pubblica (già ridotte del 30% negli ultimi 20 anni), cancellare gli scatti di anzianità e bloccare per altri sei anni contratti e salari nella scuola e in tutto il PI''.

Gli scioperi sono dunque promossi, proseguono i Cobas ''anche per restituire a docenti ed Ata gli scatti di anzianità e 300 euro mensili di aumento come parziale recupero del salario perso negli ultimi anni, per dire NO ai soldi alle scuole private, alla riduzione di un anno della scolarità, ai BES, alle classi-pollaio; per massicci investimenti nella scuola pubblica, per l'assunzione stabile dei docenti ed ATA precari e la definitiva garanzia del mantenimento del ruolo docente per gli ''inidonei'', per il pensionamento immediato dei Quota 96. Durante gli scioperi - concludono - si svolgeranno manifestazioni provinciali''.

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