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Mostre, tra presente e eco-sostenibilità a Belgrado 'L'Italia è di Moda'

15 maggio 2023 | 19.59
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Esposti dal 16 al 26 maggio nei saloni del Museo Etnografico di Belgrado, a cura di Stefano Dominella, 50 abiti firmati Armani, Emilio Pucci, Moschino, Gattinoni, Etro, Gattinoni.

Stefano Dominella presidente sezione Moda e Design di Unindustria curatore a Belgrado della Mostra 'L'Italia è di Moda'
Stefano Dominella presidente sezione Moda e Design di Unindustria curatore a Belgrado della Mostra 'L'Italia è di Moda'

'l’Italia è di Moda', da un’idea e a cura di Stefano Dominella, presidente della sezione Moda e Design di Unindustria, continua il tour nel mondo con tappa a Belgrado nelle sale dello splendido Museo etnografico della capitale serba, dal 16 al 26 maggio sotto l’egida, dell’ambasciata italiana a Belgrado, dell’ambasciatore italiano Luca Gori e di Fabrika la società di Vesna Mandic tra le più importanti organizzatrice di eventi, mostre e spettacoli d’Europa. L'Italia ha 'vestito' il mondo intero, dalle dive di Hollywood ai grandi personaggi della storia internazionale, creando una rivoluzione di stile globale, che ha cambiato la storia del nostro Paese al passo con i cambi sociali.

Dallo stile borghese ed elegante degli anni Cinquanta, passando per le creazioni anticonformiste della generazione rivoluzionaria degli anni Sessanta e Settanta, fino all’esplosione del fenomeno progressista dei ‘giovani in carriera’ degli anni Ottanta, il made in Italy ha sempre attirato l’attenzione muovendosi con cura tra innovazione e tradizione, tra passato, presente e futuro, tra talento e genialità creativa, tra business ed economia. Ecco la mostra 'l’Italia è di Moda' ovvero un percorso espositivo sorprendente, con abiti e materiali mai visti prima, un excursus creativo-artigianale, sia per un pubblico tecnico che per i comuni visitatori della mostra stessa.

L’esposizione si articolerà quindi attraverso creazioni inedite, provenienti da importanti archivi e da collezioni contemporanee realizzate con lavorazioni che hanno scritto le più importanti pagine della storia della moda internazionale e che ancora oggi vengono create con indubbia maestria, anche grazie alle nuove tecnologie. Tra le 50 creazioni, provenienti da importanti archivi storici ecco la giacca black and white di Giorgio Armani, il total white di Walter Albini, il paltò di Max Mara, l’ironica creazione di Franco Moschino dedicata al latte, dall’ampia gonna sulla quale troneggia una mucca black and white, l’abito firmato Emilio Pucci con la stampa che lo rese famoso in tutto il mondo.

Dall’archivio storico di Gattinoni ecco gli abiti delle star di Hollywood Lana Turner e Kim Novak vestite di georgette e raso duchesse, Audrey Hepburn in stile impero, Anita Ekberg protagonista del film diretto da Federico Fellini, i tubini neri di Anna Magnani, il carminio abito di Charlotte Rampling, l’abito dalla lunga coda con l’iconica stampa paisley di Etro, la stampa coloratissima di Gianni Versace, il rosso di Valentino Garavani, il virtuosismo sartoriale di Gianfranco Ferrè, il coloratissimo mondo di Missoni, la pura sperimentazione di Miuccia Prada. Solo per citarne alcuni.

Una sezione è dedicata all’eco-sostenibiltà attraverso l’esposizione di creazioni realizzate con materiali di scarto come ritagli di avanzi di tessuti destinati al macero ovvero come attraverso la creatività made in Italy si può narrare la bellezza. Il 16 maggio durante l’opening party 10 modelle indosseranno 10 creazioni di Guillermo Mariotto in un tableau vivant di rara bellezza, diretto da Rossano Giuppa che regalerà ai 100 invitati emozioni ad alto tasso estatico ed estetico.

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