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Pasta, Lollobrigida: "controlli più serrati su import grano e stop a speculazioni"

03 novembre 2023 | 18.30
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Parte piano straordinario a metà novembre

(Foto Afp)
(Foto Afp)

La qualità del grano duro importato e la trasparenza sui prezzi di questa materia prima evitando le speculazioni. Sono due gli obiettivi che emergono dalla cabina di regia sui controlli della filiera grano-pasta che si è svolta al Masaf, presenziata dal ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida. "Da metà novembre parte un piano straordinario di controlli sul grano che viene importato sia nei porti di arrivo che nei luoghi di destinazione del grano, un controllo sulla qualità e sull'origine dei grani, in termini di trasparenza" ha annunciato al termine della prima riunione della cabina di regia. Ma i controlli mirano anche a limitare il più possibile le speculazioni. "Una criticità è rappresentata dalla variazione del prezzo del grano e crediamo non sia dovuta a una massiccia elusione delle regole ma se c'è qualche caso lo colpiremo in maniera dura" ha asserito il ministro.

Vogliamo intensificare i controlli perché è una fase complessa in cui i prezzi variano molto e ci può essere - ha aggiunto - il tentativo di eludere le norme a svantaggio delle nostre produzioni e dei nostri agricoltori e noi intendiamo tutelarli". Si tratta di "una intensificazione dei controlli ordinari, che esistono e devono essere coordinati meglio, ma non siamo contrari all'import" ha precisato Lollobrigida. Del resto, l'import è fondamentale per soddisfare le richieste dei pastai italiani e infatti, la quota di import di grano duro è cresciuta del 61% nel primo semestre 2023 con 1,2 mln di tonnellate, ed è importante esercitare un controllo serrato per tutelare la produzione agricola italiana ed i consumatori.

"I controlli che già esistono vanno ulteriormente migliorati e saranno esercitati lungo tutta la filiera" tanto che ha aggiunto Lollobrigida "Ismea è stata incaricata di chiarire come viene redistribuito il prezzo di acquisto finale. Non credo ci sia una vessazione ma dobbiamo garantire da parte di tutti che non ci siano squilibri - ha chiarito il ministro. - Dobbiamo tutelare il primo anello della filiera, l'imprenditore agricolo italiano, in modo che possa produrre al giusto prezzo" ha insistito. E visto che la filiera italiana viene percepita come quella che garantisce la maggiore sicurezza, il maggior rispetto dei lavoratori e dell'ambiente "vogliamo dare la possibilità al consumatore finale di decidere se dare un maggior valore ad un'azienda che , ad esempio, paga di più il grano ai produttori" ha aggiunto il ministro.

Alla prima riunione della cabina di regia hanno partecipato tutti gli organismi deputati ai controlli: l'Ispettorato controlli qualità e repressione frodi (Icqrf), i comandi dei Carabinieri per la tutela Agroalimentare e per la tutela forestale e Parchi, la Guardia di Finanza, le Capitanerie di porto, Agea e Agenzia delle Entrate. La cabina di regia si è confrontata con le principali associazioni di imprenditori agricoli (Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Alleanza cooperative, Copagri) e con altri due importanti anelli della filiera, Italmopa (industria molitoria) e Unionfood (industria pastaria). E non sono tardati apprezzamenti da alcuni partecipanti alla cabina per l'annuncio dell'iniziativa del ministro, a cominciare da Confcooperative Fedagripesca che, a margine della cabina di regia, ha commentato così l’avvio di un piano straordinario di controlli sul grano.

"Si tratta di un’iniziativa che contribuirà a dare ulteriore valore aggiunto alla qualità delle produzioni che arrivano sulle tavole dei consumatori, fornendo maggiori e rigorose garanzie sulla tracciabilità dei vari passaggi della filiera. - ha detto il vice presidente Vincenzo Patruno - Auspichiamo tuttavia che l’intensificarsi delle attività di controlli non si traduca in un aggravio burocratico per aziende e produttori agricoli”. "E' importante rafforzare i controlli sulle importazioni di grano" ha osservato Coldiretti a fronte del fatto che "nei primi sette mesi del 2023 sono aumentate del 530% le importazioni di grano dal Canada dove viene utilizzato glifosato in preraccolta con modalità vietate in Italia "ma preoccupano anche le importazioni di grano duro dalla Turchia che hanno fatto crollare i prezzi nazionali". Placet anche da Confagricoltura: "Bene i controlli lungo la filiera perché agevolano la tracciabilità, così come è fondamentale conoscere la provenienza del grano, per permettere di garantire la salubrità del prodotto" ha affermato Filippo Schiavone, componente della giunta di Confagricoltura.

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