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Rifiuti, Csel: "A Genova conti Tari più salati tra capoluoghi al voto per ristoratori, cinema e pasticcerie"

06 giugno 2022 | 06.38
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Conti Tari più salati a Genova per ristoranti, trattorie, pizzerie, osterie e pub, che vedono contrapporsi ai due estremi i capoluoghi di regione umbro e ligure con, nell’ordine, 15,84 e 52,51euro al metro quadrato. In mezzo Catanzaro, con 17,09 euro al metro quadro e Palermo, con 24,80. E' quanto emerge dall’analisi condotta da Centro studi enti locali, in base agli atti di approvazione delle tariffe Tari valide per l’anno 2022 dei comuni capoluogo di regione che vedranno rinnovarsi i propri organi politici il prossimo 12 giugno 2022, ovvero: Catanzaro, Genova, L’Aquila e Palermo. Gli atti che determinano il livello tariffario Tari, spiega il Csel, sono stati presi in esame sia a livello di impostazione della tariffa che a livello di analisi della maggiore o minore incidenza che la Tari ha sulle tasche dei contribuenti.

I comuni del campione applicano la Tari nella sua versione tributaria e non nella versione cosiddetta “corrispettiva”. Tutte le amministrazioni prese in esame applicano la “tariffa binomia”. Vale a dire che costruiscono la Tari ripartendo il gettito in due quote distinte: la quota fissa, determinata in relazione alle componenti essenziali del servizio, e quella variabile, rapportata alla quantità di rifiuti conferiti al pubblico servizio.

La “tariffa binomia”, nelle utenze domestiche, tiene in considerazione sia l’estensione del locale che il numero degli occupanti, diversamente da quella “monomia” che prende come riferimento, per le sole utenze domestiche, la superficie del locale, senza variare il gettito in base al numero degli occupanti al suo interno.

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