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Ue: ''In Italia lenta ripresa nel 2014''. Padoan: conferma che misure sono giuste

05 maggio 2014 | 15.25
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Ue: ''In Italia lenta ripresa nel 2014''. Padoan: conferma che misure sono giuste

Bruxelles, 5 mag. (Adnkronos/Ign) - In Italia "dopo una grave recessione nel 2012 e 2013 una lenta ripresa trainata principalmente dalla domanda esterna si proietta nel 2014". E' quanto emerge dalle previsioni economiche di primavera pubblicate dalla Commissione europea. Le condizioni del credito dovrebbero allentarsi nei prossimi due anni e "la crescita dovrebbe rafforzarsi nel 2015". L'inflazione, invece, dovrebbe raggiungere un minimo storico nel 2014, tra deboli pressioni sul costo del lavoro e il calo dei prezzi energetici".

RAPPORTO DEBITO/PIL - Peggiora il rapporto debito/Pil dell'Italia, che si attesterà al 135,2% nel 2014 e al 133,9% nel 2015. Nelle precedenti stime pubblicate a febbraio la Commissione aveva indicato il 133,7% nel 2014 e il 132,4% il prossimo anno. In lieve miglioramento il dato per il 2013, al 132,6% contro il precedente 132,7.

PIL - Il Prodotto interno lordo dell'Italia crescerà dello 0,6% nel 2014 e dell'1,2% nel 2015. Le previsioni confermano i dati pubblicati a febbraio. Nel 2013 il Pil ha registrato una contrazione dell'1,9%.

DEFICIT/PIL - Nel 2014 l'Italia registrerà un rapporto deficit/Pil del 2,6% e del 2,2 nel 2015. Nel 2013 il deficit dell'Italia si è attestato al 3%.

PADOAN - Per il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, le previsioni economiche della Commissione confermano che le misure adottate dal governo per l'economia italiana "sono giuste" e che "la direzione è quella giusta". Previsioni che dicono "molto chiaramente - dice Padoan - che il Paese sta migliorando, che c'è crescita e che c'è un miglioramento della competitività e soprattutto un aumento degli investimenti e dell'occupazione nel periodo della previsioni". In ogni caso, sottolinea, le misure adottate dal governo per diventare efficaci "richiedono un po' di tempo, ma la direzione e le misure sono quelle giuste".

PRIVATIZZAZIONI - Per quanto riguarda il debito pubblico italiano, potrebbe iniziare a scendere a un ritmo più veloce del previsto: "Al di là dei decimali - afferma il ministro - noi avevamo già da tempo detto che il debito sarebbe aumentato e l'anno prossimo comincerà a scendere''. Inoltre, "ci sarà il contributo positivo delle privatizzazioni".

PAREGGIO BILANCIO - Dall'Unione europea, dice Padoan, "mi aspetto una valutazione oggettiva" sui conti pubblici italiani. Le previsioni della Commissione hanno indicato un pareggio strutturale di bilancio "diverso dalle previsioni che abbiamo avanzato", perché "non tengono conto delle politiche che sono state intraprese dal governo". Per questo, sottolinea Padoan, non si sente "preoccupato" e "altri Paesi hanno una posizione di aggiustamento di bilancio molto peggiore della nostra, o meno migliore, se posso dirlo".

DISOCCUPAZIONE - Dalla Commissione arrivano anche le stime sulla disoccupazione in Italia, che peggiorano. Le previsioni economiche di primavera confermano il tasso al 12,2% nel 2013 e lo alzano al 12,8 nel 2014 e al 12,5 nel 2015. Le stime precedenti, pubblicate a febbraio, indicavano un tasso al 12,6% quest'anno e al 12,4 il prossimo.

INFLAZIONE - La Commissione europea lima poi al ribasso le stime per l'inflazione. Il tasso, confermato all'1,3% nel 2013, si attesterà allo 0,7% nel 2014 contro lo 0,9 indicato a febbraio e all'1,2% nel 2015, contro l'1,3 delle indicazioni precedenti.

PIL AREA EURO - Secondo le previsioni il prodotto interno lordo dell'area euro aumenterà dell'1,2% nel 2014 e dell'1,7 nel 2015. Nelle stime pubblicate a febbraio, il Pil del 2015 era indicato in aumento dell'1,8%. Quello della Ue a 28 registrerà un incremento dell'1,6% quest'anno e del 2% il prossimo.

KALLAS - Commentando le previsioni economiche di primavera, Siim Kallas, commissario Ue con delega agli Affari economici, ha detto: "Il recente taglio delle tasse sul lavoro avrà effetti positivi sul lungo termine sull'economia italiana, ma "sostanzialmente neutri" nel breve termine. Kallas ha poi sottolineato che "si possono avere effetti positivi a più lungo termine con gli effetti del miglioramento della spesa pubblica".

Nel corso di una conferenza stampa a Bruxelles, il commissario Ue agli Affari economici 'pro tempore' ha spiegato che le misure del governo italiano "prevedono un declino continuo e regolare del deficit quest'anno, ma nessun miglioramento sostanziale del bilancio strutturale". Il rapporto debito/Pil "è previsto in calo dal 2015, grazie al surplus primario più elevato e ai risultati del processo di privatizzazioni".

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