"Giovani curdi della città di al-Qamushli, nel nord-est della Siria, si sono infiltrate nell'area di confine che separa Siria e Turchia in segno di protesta contro il divieto dei turchi ad un gruppo di curdi siriani di rientrare nei loro territori dopo che lo Stato islamico (Is) aveva preso il controllo dei loro villaggi".
"Giovani curdi della città di al-Qamushli, nel nord-est della Siria, si sono infiltrati nell'area di confine che separa Siria e Turchia per protesta contro il divieto imposto dai turchi ad un gruppo di curdi siriani di rientrare nei loro territori dopo che lo Stato islamico (Is) aveva preso il controllo dei loro villaggi". E' quanto dichiarano ad Aki-Adnkronos International fonti locali di al-Qamushli, secondo cui i giovani curdi "protestano anche per quanto sta accadendo a Kobane".
Stando alle fonti, "le forze turche hanno ucciso una persona e almeno altre tre sono rimaste ferite", precisando che i militari turchi "hanno sparato sui giovani per allontanarli dal confine". Fonti siriane nella regione fanno appello ai curdi locali a mantenere la calma e a "non reagire istintivamente", criticando il comportamento dei giovani che hanno inscenato la protesta e mettendo in guardia dall'aprire un fronte di conflitto ad al-Qamushli, né con la Turchia e né con l'Is. "Nessuno è disposto a questo e nessuno verrebbe a salvarci in una simile battaglia impari", hanno detto gli abitanti in alcuni commenti ad Aki.
L'inviato speciale dell'Onu in Siria, Staffan De Mistura, ha chiesto ad Ankara di permettere ai curdi siriani di attraversare di nuovo il confine per andare in aiuto ai combattenti di Kobane che stanno contrastando l'avanzata dell'Is e ha messo in guardia dal rischio di una carneficina se la città cadrà nelle mani dei terroristi.
