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A.Saudita: voto alle donne e investimenti stranieri, le innovazioni del 2015

02 gennaio 2015 | 11.28
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Le donne potranno votare e candidarsi alle elezioni municipali che si terranno quest'anno in Arabia Saudita, mentre gli stranieri potranno investire nella Borsa di Riad (Tadawul), la più importante del mondo arabo con una capitalizzazione totale di 509 miliardi di dollari. Sono queste le principali innovazioni che interesseranno quest'anno il regno di Abdullah, che sta applicando qualche innovazione nella monarchia del Golfo dove è in vigore una rigida interpretazione della sharia.

La svolta 'rosa' in politica ha una valenza più simbolica che reale, dato che le municipali, pur essendo le uniche elezioni previste nel sistema saudita, non incidono sul governo del paese. I nuovi consigli, come riporta la legge, saranno composti da non più di trenta membri, due terzi dei quali eletti, mentre i restanti saranno nominati dal ministero degli Affari municipali e rurali. I consigli avranno l'unico potere di attuare i programmi del municipio precedentemente approvati dal governo. Le donne che sceglieranno di candidarsi non saranno costrette a mostrare il volto in pubblico, pratica tabù nella società saudita.

Da qualche tempo Riad sta cercando di migliorare la condizione femminile. Dal 2013 le donne possono entrare nell'al-Mabahit al-'Amma, i servizi interni della monarchia del Golfo, ma molto c'è ancora da fare. L'Arabia Saudita è infatti l'unico Paese al mondo dove alle donne è impedito guidare, mentre in tutti gli ambienti lavorativi resta in vigore la segregazione sessuale.

La borsa dell'Arabia Saudita, il Saudi Stock Exchange, potrebbe invece consentire l'ingresso diretto agli investitori stranieri a partire dall'aprile del 2015. L'obiettivo della famiglia reale è quello di diversificare un'economia attualmente incentrata sul petrolio e a questo scopo sono stati previsti investimenti stranieri per 130 miliardi di dollari. In base alle linee-guida anticipate ad agosto dell'Autorità di controllo di Riad, un investitore straniero, con alle spalle almeno cinque anni di operatività sui mercati e un patrimonio gestito di minimo 18,75 miliardi di rial (cinque miliardi di dollari) potrà acquistare azioni, obbligazioni e altro presso il Saudi Stock Exchange.

Resterebbe in vigore la limitazione al 49 per cento del controllo azionario da parte degli stranieri, mentre gli investitori stranieri qualificati potrebbero detenere fino a un massimo del cinque per cento del capitale di una società. Il tetto è del 20 per cento complessivo per tutti gli investitori stranieri qualificati e autorizzati.

Ad oggi la legge in vigore nel regno permette solo agli investitori sauditi o dei paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo (Kuwait, Oman, Qatar, Emirati e Bahrain) di investire direttamente nella monarchia di re Abdullah.

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