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Bielorussia, decine di migranti entrano in Polonia: abbattute recinzioni

10 novembre 2021 | 12.31
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Varsavia porta a 15mila i militari al confine, aerei da guerra Mosca sorvolano la zona

(Afp)
(Afp)

Varsavia rafforza ulteriormente la sua presenza militare al confine con la Bielorussia, portando il numero dei soldati da 12mila a 15mila. Lo ha annunciato il ministro della Difesa, Mariusz Blaszcak in una intervista televisiva in cui ha precisato che tutti i migranti che questa notte hanno cercato di passare la frontiera sono stati detenuti.

Nel frattempo, due bombardieri a lungo raggio russi Tu-22M3 hanno sorvolato la Bielorussia nel quadro di una esercitazione con le forze bielorusse, per controllare le forze di difesa aerea dell'Unione fra i due Paesi, ha reso noto il ministero della Difesa russo. "Durante il volo, gli aerei hanno testato l'interoperabilità con le postazioni di comando a terra della Russia e della Bielorussia", si precisa sottolineando l'esistenza di un sistema di difesa aereo integrato ai due Paesi. L'esercitazione si è svolta sotto il comando delle forze aeree bielorusse.

Decine di migranti hanno attraversato nella notte il confine tra Bielorussia e Polonia dopo aver rotto le recinzioni nei pressi delle località polacche di Krynki e Bialowieza. Lo riportano i media polacchi, citando un portavoce delle guardie di frontiera che fanno base nella città di Bialystok. Il portavoce ha indicato che in entrambi i casi i migranti hanno abbattuto le recinzioni e ci sono stati momenti di violenza.

La Bielorussia ha accusato le forze polacche di aver picchiato alcuni migranti, nello specifico quattro persone di etnia curda, che tentavano di entrare nell'Ue, mentre aumentano le critiche nei confronti di Minsk per la "strumentalizzazione" dei migranti bloccati al confine.

I quattro "sono stati arrestati in Polonia dove avevano cercato di chiedere protezione e status di rifugiato", ha dichiarato in una nota il servizio delle guardie di frontiera bielorusse, diffondendo immagini che mostrano quattro uomini, alcuni con vestiti insanguinati e uno con tagli sulle mani, che si coprivano il viso.

"A giudicare dalle numerose ferite sui corpi dei migranti, le forze di sicurezza polacche hanno maltrattato le persone e, usando la forza, le hanno spinte oltre una recinzione di filo spinato al confine con la Bielorussia", si afferma nella nota.

Mentre il premier polacco Mateusz Morawiecki ha dichiarato che la situazione al confine con la Bielorussia "è una manifestazione di terrorismo di Stato. Lo scopo di Aleksandr Lukashenko è destabilizzare l'intera Ue". La proposta avanzata dal premier polacco è bloccare i voli, con a bordo migranti, che dai Paesi del Medio Oriente raggiungono la Bielorussia.

"Sono venuto per esprimere la solidarietà dell'intera Ue nei confronti della Polonia". Quello al confine con la Bielorussia è "un attacco ibrido brutale e improvviso. Bisogna agire in modo deciso, sulla base dei nostri valori comuni" ha detto il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, in conferenza stampa a Varsavia a fianco del premier polacco.

La Russia è "molto preoccupata" per la situazione dei migranti al confine tra Bielorussia e Polonia. Lo ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, aggiungendo che Mosca comprende la complessità della situazione.

"La situazione resta estremamente tesa, inoltre, le tensioni stanno crescendo. Siamo molto preoccupati. Comprendiamo la complessità della situazione, ma qui, ovviamente, crediamo che il problema de facto sia con le persone. Diverse migliaia di profughi non vogliono rimanere in Bielorussia e richiedono asilo nei Paesi europei", ha detto Peskov ai giornalisti.

Commentando le dichiarazioni del primo ministro polacco Mateusz Morawiecki, che ha accusato la Russia di avere responsabilità nella crisi, Peskov ha affermato che si tratta di "una dichiarazione completamente irresponsabile e inaccettabile".

La cancelliera tedesca Angela Merkel ha chiamato il presidente russo Vladimir Putin per chiedergli un intervento su Minsk per fermare "la disumana" strumentalizzazione dei migranti al confine con la Polonia.

Merkel ha "sottolineato che la strumentalizzazione dei migranti da parte del regime bielorusso è disumana e inaccettabile" e ha chiesto a Putin di "usare la sua influenza" su Lukashenko per porre fine a questa situazione, ha reso noto il portavoce, Steffen Seibert.

Putin - ha precisato il Cremlino - ha suggerito a Merkel un impegno dell'Unione europea, con "contatti diretti" con Minsk sulla questione. Putin e Merkel "hanno espresso preoccupazione per le conseguenze umanitarie della crisi". Putin e Merkel hanno concordato di continuare a discutere della questione, precisa Mosca.

“La situazione dei migranti assembrati al confine tra Bielorussia e Polonia ha del paradossale. Dall'una e dall'altra parte si usano i migranti per interessi politici” denuncia senza mezzi termini all’Adnkronos mons. Giancarlo Perego, presidente della Commissione per le Migrazioni della Conferenza Episcopale Italiana e della Fondazione Migrantes.

“Nessuno parla di chi siano queste persone migranti, il loro volto, la loro storia. È certo - osserva il presule - che da entrambi le parti c'è solo un rifiuto o uno sfruttamento. Ancora una volta i migranti sono le sole vittime”.

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