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Israele: imbarazzante telefonata di Sara Netanyahu a vigilia del voto

Tuo marito "non arriva alle caviglie del mio", si legge in una trascrizione di una telefonata diffusa da un giornalista. E il partito Likud del primo ministro israeliano teme che la registrazione venga diffusa prima del voto anticipato del 17 marzo.

Sara e Benyamin Netanyahu(Infophoto)
Sara e Benyamin Netanyahu(Infophoto)
27 febbraio 2015 | 09.00
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Poco amata dai media israeliani, Sara Netanyahu è di nuovo nell'occhio del ciclone per una sfuriata fatta al telefono alla moglie di un rivale politico del marito, nella quale accusa l'uomo di agire per "gelosia". Trascrizioni del testo sono state diffuse dal giornalista Ben Caspit, ma il partito Likud del primo ministro Benyamin Netanyahu teme che nei prossimi giorni, mentre si avvicinano le elezioni del 17 marzo, possa essere diffusa l'imbarazzante registrazione.

Mio marito "è uno dei veterani fra i leader del mondo. Negli Stati Uniti dicono che se ne fosse nato in America sarebbe stato eletto lì presidente", tuona Sara nella telefonata a Monique Ben Melekh, moglie dell'ex sindaco di Sderot, Eli Moyal. La first lady israeliana elenca "l'esperienza, la saggezza, l'istruzione" del suo "Bibi", che "è ammirato in tutto il mondo". E senza mezze parole dichiara che Moyal "è geloso di lui perchè ha così successo, perchè è un grande leader". Tuo marito "non arriva alle caviglie del mio", aggiunge ancora Sara, in una telefonata che risale all'estate scorsa, quando Moyal criticò Netanyahu durante l'intervento militare a Gaza.

Di Sara Netanyahu si è parlato molto in campagna elettorale, dalle accuse di maltrattamenti da parte del personale di servizio fino a quelle di spese eccessive. E i Netanyahu hanno risposto accusando media ed avversari politici di voler "umiliare" la moglie del primo ministro a fini elettorali. Proprio oggi è uscita una lunga intervista a Sara sul Jerusalem Post per respingere gli attacchi. La moglie di Netanyahu non vi ha risparmiato le stoccate ai media, parlando di un atteggiamento nei suoi confronti "elitista e sciovinista che incolpa di tutto le donne".

I media, ha detto al Jerusalem Post, ci hanno attaccato fin da quando Netanyahu ha vinto per la prima volta le elezioni del 1996: "eravamo una giovane coppia dalla parte sbagliata dello spettro politico, non brutti, istruiti, con graziosi bambini piccoli. Un giornalista mi disse: se fossi stata a sinistra, saresti stata la nostra regina". Quanto al marito, Sara non ha dubbi: "è un eroe, non solo del popolo ebraico, ma anche della gente che si sente parte del mondo libero". Mentre le accuse di maltrattamenti da parte del suo ex personale domestico vengono paragonate agli "intrighi" della servitù nella serie Tv "Downtown Abbey".

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