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Raid in Cisgiordania, uccisi due palestinesi. 15enne israeliano muore in esplosione al confine con la Siria

Le vittime a Nablus, Ramallah e sulle alture del Golan. Continuano le operazioni per la ricerca dei tre giovani israeliani rapiti nei giorni scorsi

 (foto Infophoto
(foto Infophoto
22 giugno 2014 | 11.38
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Militari dell’esercito israeliano hanno ucciso due palestinesi in Cisgiordania nel corso di operazioni per la ricerca dei tre giovani israeliani rapiti nei giorni scorsi. A Nablus, riferisce l’agenzia palestinese Maan, l’uomo che è stato ucciso si stava recando in Moschea. L’esercito israeliano sostiene che si era avvicinato ai soldati in maniera minacciosa e non si era fermato ai colpi di avvertimento che erano stati esplosi dai militari. Il secondo palestinese ucciso, riferisce sempre Maan, è stato colpito a morte da un cecchino israeliano a Ramallah. Altre 11 persone sono invece rimaste ferite in scontri con i soldati dello Stato ebraico.

In un’esplosione che ha colpito un veicolo civile al confine tra Israele e la Siria, sulle alture del Golan, è invece rimasto ucciso un ragazzo israeliano di 15 anni e altre due persone sono rimaste ferite, tra cui il padre della vittima. Lo riferiscono fonti militari israeliane. Non è ancora chiaro, riporta il quotidiano Haaretz, se l’esplosione sia stata provocata da un ordigno piantato nel terreno o da un colpo di mortaio. L’esercito israeliano ha risposto all’attacco facendo aprire il fuoco ai carri armati piazzati lungo il confine. I feriti sono stati evacuati in elicottero e condotti all’ospedale di Safed.

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