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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

04 settembre 2014 | 09.36
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Boldrini: Ho ricevuto diverse delegazioni di imprenditori e nessuno di loro mi ha mai detto che il problema è l'abolizione dell'articolo 18".

Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

"Un piano da realizzare globalmente, altrimenti rischia di restare lettera morta". Così, in un'intervista a 'Avvenire' Elena Ugolini, preside a Bologna, già sottosegretaria all' Istruzione nel governo Monti e già commissaria all'Invalsi, inizia con un avvertimento il suo commento al piano per la scuola presentato da Renzi.

"Occorre definire con chiarezza -spiega- il profilo professionale del docente, che per ora non esiste. Il piano cerca di farlo parlando di crediti didattici, cioè la qualità dell'insegnamento in classe e la capacità di innovarsi; di crediti formativi, legati all' aggiornamento; e crediti professionali, che considerino la capacità di muoversi e operare dentro la scuola. Certo si tratta di una tradizione nuova per noi e occorrerà studiare modalità concrete con cui valutare. Nello stesso tempo non siamo all'anno zero sia con qualche sperimentazione in Italia sia con metodi di altri Paesi".

"Nella nostra storia siamo sempre stati presenti e impegnati a fornire il nostro contributo a tutte le fasi di riforma della scuola. E anche in questa occasione l'Age è pronta a offrire il proprio contributo partecipando alla consultazione. Lo faremo anche sollecitando le nostre associazioni territoriali perché partecipino al dibattito dei prossimi mesi, sperando che tutte le componenti della scuola vogliano essere protagoniste". Così, in un'intervista a 'Avvenire' Fabrizio Azzolini, presidente nazionale dell' Associazione genitori italiani (Age).

"Abbiamo avuto qualche difficoltà. L'accavallarsi di provvedimenti, in particolare decreti legge, a volte ha creato tensioni tra governo e opposizioni e anche dentro la maggioranza". Così, in un'intervista a 'Il Corriere della Sera', la presidente della Camera, Laura Boldrini. "Ho ricevuto diverse delegazioni di imprenditori e le giuro -sostiene- a costo di sembrare poco diplomatica, che nessuno di loro mi ha mai detto che il problema è l'abolizione dell'articolo 18. I loro problemi sono l'accesso al credito, il carico fiscale, l'iter burocratico, la banda larga, le infrastrutture, la giustizia... Il dibattito fine a se stesso sull' articolo 18 non ha senso e rischia di portarci nelle sabbie mobili. Se non è un problema per gli imprenditori, per chi è un problema? È un totem ideologico. Concentriamoci sulle questioni stringenti, ascoltando gli imprenditori e i sindacati".

La procedura che porta alla legge di stabilità inizierà a giorni e, purtroppo, non sarà una passeggiata né per il governo né per l'Italia. Siamo infatti in recessione-deflazione più della media (alzata, si fa per dire, dalla Germania!) dell'eurozona". Lo scrive su 'Il Sole 24 Ore', l'economista Alberto Quadrio Curzio. "Difficile dire se le nuove proposte di revisione della spesa pubblica -spiega- elaborate da Cottarelli andranno in porto, se l'Europa ci darà delle flessibilità di bilancio, se Renzi avrà la forza politica di ottenere queste flessibilità e di fare le riforme. Se tutto andasse al meglio (e anche l'euro-Germania rinsavisse) avremmo una proposta per le risorse che rimanessero disponibili. Spingere al massimo sugli investimenti (e non solo con riduzione delle tasse) nell'economia reale, nella tecnoscienza e nelle infrastrutture per rilanciare la crescita adesso e per garantirsi un apparato produttivo più moderno per il futuro. Cioè per quelle generazioni che Renzi giustamente cita spesso".

L'Italia ha molte fonti di approvvigionamento. Oltre al gas russo, che transita attraverso l'Ucraina, può contare sul gas algerino, su quello libico e su quello che arriva dall'Olanda, dalla Norvegia e dai tre rigassificatori. C'è poi la produzione nazionale e i grandi stoccaggi completati quest'estate. Insomma, l'Italia dovrebbe essere in sicurezza nel prossimo inverno anche di fronte a scenari pessimisti". Così, in un'intervista a 'Il Messaggero', Paolo Scaroni.

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