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Riforme, il testo domani in Aula. Per il referendum serviranno 800mila firme

09 luglio 2014 | 12.25
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L'emendamento della relatrice Finocchiaro: nuovo Senato non elettivo, membri scelti con criterio proporzionale. Ok della Commissione alla nuova modalità di elezione del Capo dello Stato. Grillo attacca: "Il patto del Nazareno? Salvacondotto per Berlusconi"

(Adnkronos)
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Il ddl sulle riforme istituzionali sarà incardinato nei lavori d'aula giovedì alle 16:30. Lo ha annunciato il presidente del Senato Pietro Grasso, comunicando all'assemblea la decisione assunta a maggioranza dalla conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama, che modifica il calendario.

Si inizierà con lo svolgimento delle relazioni, mentre la discussione proseguirà lunedì 14 luglio dalle 11 alle 22 senza interruzione e nei giorni successivi fino a giovedì 17 luglio. Il termine per la presentazione degli emendamenti è fissato per le 13 di martedì 15 luglio.

Dodici senatori dem contro - Tempi troppo stretti secondo dodici senatori del Pd che non hanno partecipato al voto sulla modifica del calendario. "Da due mesi quelli del Pd accusati di frenare non toccano palla in commissione Affari Costituzionali. Eppure il testo di riforma del Senato non è ancora pronto. Del Titolo V si è discusso solo in modo sommario, il nodo dell'elezione del presidente della Repubblica non è stato risolto. C'è da chiedersi chi freni, in realtà, e perché Renzi non lo dica chiaramente", scrivono in un comunicato congiunto.

A chiedere un rinvio, rispetto ai tempi del precedente calendario dei lavori, era stata mercoledì mattina la presidente della commissione Affari Costituzionali Anna Finocchiaro che è intervenuta in aula al Senato. La senatrice di Sel Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto, aveva chiesto al presidente Pietro Grasso un rinvio della discussione generale a "mercoledì prossimo", 16 luglio, e "un tempo congruo per la presentazione degli emendamenti".

Nuovo senato non elettivo, membri scelti con criterio proporzionale - Quanto ai contenuti della riforma, la relatrice Anna Finocchiaro ha depositato l'emendamento che riscrive l'articolo 57 della Carta. Il testo prevede che il nuovo Senato sia composto da 100 rappresentanti - non eletti direttamente dai cittadini - ma designati con un voto di secondo livello tra i consiglieri regionali e fra i sindaci, con un criterio proporzionale, tenuto conto della composizione di ciascun consiglio regionale.

800mila firme per poter svolgere referendum - E' passata, intanto, in Commissione Affari costituzionali una proposta che mitiga il raddoppio secco delle firme attualmente necessarie per dar luogo al referendum abrogativo previsto dall'art.75 della Costituzione. I relatori avevano presentato un emendamento che portava il numero di sottoscrizioni dalle attuali 500mila a un milione. La proposta che è stata approvata mercoledì fissa il numero a 800mila. Inoltre, superata la 'boa' di 400mila firme scatta l'esame sull'ammissibilità del referendum.

La Commissione ha approvato anche un emendamento al testo sulle riforme relativo alla modifica dell'articolo 83 sulla Costituzione sulle modalità di elezione del capo dello Stato. In base alla proposta approvata ad eleggere il presidente della Repubblica saranno soltanto i deputati e i senatori, senza, quindi, l'integrazione dei delegati delle regioni. Novità anche sul versante delle maggioranze richieste nei diversi scrutini: l'emendamento prevede che per i primi quattro scrutini sia necessaria la maggioranza dei due terzi; per i secondi quattro scrutini servirà la maggioranza dei tre quinti del Parlamento in seduta comune; dopo l'ottavo scrutinio basterà la maggioranza assoluta.

Calderoli torna 'in campo', scherza su frattura di Neymar - Roberto Calderoli, relatore sul ddl Riforme, intanto, è tornato a Palazzo Madama a tempo di record, dopo il malore di cui è rimasto vittima. Parlando con i giornalisti, ha voluto prima di tutto ringraziare i medici del San Raffaele di Milano che lo hanno curato per un infortunio alla mano destra e un problema alla vertebra. Da medico chirurgo, Calderoli ha riferito così la sua sorpresa quando i colleghi in camice bianco gli hanno formulato il referto: "'Ha la frattura di Neymar', mi hanno detto. Strano, ho risposto, non la conoscevo... Poi ho capito che si riferivano al fuoriclasse del Brasile".

Giovedì mattina riunioni senatori e deputati Fi - La riunione del gruppo Forza Italia al Senato si terrà giovedì alle 10. E' il presidente dei senatori Paolo Romani ad aver avvertito con un sms i suoi colleghi, precisando che l'incontro sulle riforme si svolgerà compatibilmente con i lavori d'Aula e di Commissione. Il gruppo di Fi alla Camera si riunirà sempre giovedì mattina alle 9.15.

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