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Veneto: Zaia, governo 'trombato', subito il tavolo per l'autonomia

Il neo rieletto governatore veneto al premier: "Si sieda al tavolo con me per riacquistare credibilità"

Luca Zaia (Foto Infophoto)  - INFOPHOTO
Luca Zaia (Foto Infophoto) - INFOPHOTO
01 giugno 2015 | 12.50
LETTURA: 3 minuti

"Il governo è stato clamorosamente trombato dai veneti. Se vuole riacquistare credibilità si deve sedere subito al tavolo con il governatore che poi sarei io per parlare di autonomia. Vogliamo che si facciano subito i referendum per l'indipendenza e l'autonomia". Così il neo rieletto presidente del Veneto, Luca Zaia nel corso della conferenza stampa al suo comitato elettorale al K3 a Villorba (Treviso) (Vai allo speciale). "Mission possible realizzata", ha poi commentato soddisfatto.

"Questo risultato - ha spiegato Zaia- non dà alibi a noi ma nemmeno al governo che è venuto in Veneto durata la campagna elettorale con il premier per due volte in dieci giorni e ha portato qui tutti i suoi ministri".

"Siamo qui a ringraziare i veneti, io ho sempre detto e dimostrato di essere il governatore di tutti e questo è il risultato - ha aggiunto - Ed è stata premiata la mia imparzialità e il mio impegno in un momento non facile, fra crisi e alluvione". "Ringrazio i veneti per il grande risultato e perché siamo la prima regione in Italia per affluenza alle urne - ha ricordato - ed è positivo il fatto che questa affluenza alle urne metta fine e ponga una pietra tombale a certe polemiche sulla disaffezione per la polemica e a certe discussioni. Abbiamo portato i veneti al voto e alla partecipazione. Siamo l'unica regione che chiude a più del 50% - ha detto ancora - Sono il presidente che ha preso più voti a livello nazionale. Questo risultato ci dà grande senso di responsabilita', grande carica, grande entusiasmo e grande legittimazione: i veneti con questo voto dicono 'vai, non ti curar di loro e continua ad amministrare'". "Spero che i veneti abbiano apprezzato che questa campagna. Noi l'abbiamo dedicata a parlare di progettualità - ha spiegato - Un popolo civile che va a votare è anche civile nel momento in cui apprezza i candidati per le progettualità".

"Ringrazio la Lega, che mi ha creduto, e mi ha permesso di fare una lista civica che ci ha consentito di intercettare voti di sinistra e gli indecisi, ringrazio gli altri compagni di viaggio, tutti i cittadini che ci hanno sostenuto, i candidati", ha aggiunto Zaia rilanciando: "E' un risultato che non lascia alibi, ho programma molto dettagliato e che ho già depositato il programma in tribunale: sono 200 pagine. Ai candidati dico 'uno per tutti, tutti per uno'. Non accetterò divagazioni sul tema e nessun libero pensatore. Si va giù a testa bassa, ci abbiamo messo la faccia, è giusto che i veneti siano rispettati e il rispetto passa per l'approvazione dei provvedimenti che abbiamo promesso". Il governatore riconfermato ha quindi assicurato che "passione e soddisfazione di questa elezione non le ho avute con altre elezioni, il 2010 niente a confronto di oggi". Sui concorrenti battuti Zaia ha quindi avvertito: "Non dite che i candidati sono deboli quando vinciamo noi. Chi è stato contro di me è stato un candidato rispettabile, hanno fatto ottime campagne".

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