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Anche fare l'orto e pulire casa sono 'sport'

20 novembre 2019 | 16.45
LETTURA: 4 minuti

Niente alibi per i pigri

(Xinhua)
(Xinhua)

Il 62% degli italiani dichiara di non fare sport e il 60% di non praticare nemmeno le normali attività motorie di giorno. Pigri irriducibili, che tuttavia non hanno alibi. "Per combattere la sedentarietà non occorre essere degli atleti. Il movimento può e deve far parte della vita quotidiana e si nasconde nelle commissioni più banali: preferire le scale all'ascensore, portare fuori il cane la sera", ma anche ballare, dedicarsi al giardinaggio, lavare la macchina o passare l'aspirapolvere. Parola di Claudio Cricelli, presidente della Simg (Società italiana di medicina generale), che ricorda l'importanza di mantenersi attivi per "vivere meglio e più a lungo". Anche quando si soffre di dolore muscolo-scheletrico, avverte, passata la crisi "il movimento fisico va recuperato".

Secondo l'indagine internazionale Global Pain Index (Gpi) - promossa da Gsk Consumer Healthcare (Gsk Ch) e condotta su oltre 24 mila persone in 24 Paesi, di cui mille italiani - il 93% dei connazionali ha riportato episodi di dolore nell'anno precedente all'intervista, e il 70% ammette di condurre una vita meno attiva proprio a causa del male. Invece dire addio a un esercizio moderato e costante, come andare in bicicletta o collezionare almeno 5 mila passi al giorno, è sbagliato. "Se la fase iniziale del dolore è sicuramente legata alla sospensione dell'attività motoria - precisa infatti Cricelli - a un certo punto deve subentrare la fase di convalescenza riabilitativa, in cui l'individuo rieduca il proprio organismo al movimento il prima possibile e a seconda della propria condizione". Il medico assicura che "è più facile di quello che si pensa: anche in casa, alle volte, sopratutto per le persone più anziane bastano davvero strumenti semplici come una sedia, dei pesi da pochi euro, una cyclette".

"Nelle forme dolorose più comuni e meno gravi - evidenzia Cricelli - i farmaci antinfiammatori più conosciuti sono sicuramente validi strumenti per facilitare la scomparsa del dolore e la ripresa. Ed esistono figure, in primis il medico di medicina generale e il farmacista, a cui ci si può rivolgere in caso di necessità. L'obiettivo fondamentale deve essere in ogni caso quello di riprendere quanto prima a muoversi - ribadisce l'esperto - Questa rieducazione diventa naturalmente più difficile con l'aumentare dell'età, ma mantenere l'abitudine e l'educazione al movimento è possibile, anche divertendosi: pensiamo per esempio al ballo, attività ludica davvero perfetta a tutte le età".

Fare esercizio fisico "stimola le funzioni vascolari e circolatorie, riduce l'insorgenza di malattie cardiovascolari e metaboliche" come diabete e obesità, "permette di controllare il peso e contribuisce al benessere psicologico, ricorda il presidente della Simg. E l'impegno a 'rimettere in moto' gli italiani è condiviso anche dal mondo dell'industria

"In linea con quello che dicono gli esperti promuoviamo il ruolo del movimento", afferma Julien Pennaforte, direttore marketing di Gsk Ch, azienda online anche con il sito www.ritornainmovimento.it. "Dal Gpi - commenta - sappiamo che 7 italiani su 10 che soffrono di dolore muscolo-scheletrico si sentono limitati nell'attività fisica; solo quando il dolore svanisce cominciano di nuovo a fare sport e movimento fisico (47%), soprattutto chi lavora o abita in città. Ecco perché è importante trasmettere questi messaggi: il movimento quotidiano è uno dei modi più efficaci per gestire e prevenire il dolore muscolo-scheletrico". E, cosa non da poco, "è un'attività accessibile a tutti attraverso piccoli esercizi di ogni giorno".

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