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Una mela al giorno

Curcuma e carciofi fritti per la cacio e pepe antiaging

04 novembre 2015 | 10.14
LETTURA: 5 minuti

La cacio e pepe in versione antiaging
La cacio e pepe in versione antiaging

Altro che creme antirughe, per mantenersi giovani basta avere un'attenzione in più a tavola. Anche la cacio e pepe può fare la differenza se cucinata nel modo giusto. Il piatto diventa antiaging se contiene più vitamine, antiossidanti e sali minerali (il 'more') e se contiene contemporaneamente meno grassi, calorie, sale e zuccheri (il 'less'). "Per trasformare la classica cacio e pepe in un piatto antiaging bisogna aggiungere la curcuma, che aiuta a non ingrassare e abbassa il colesterolo, ma funziona soltanto se utilizzata con il pepe nero ed è perfetta perciò con il nostro piatto" spiega all'Adnkronos la nutrizionista Chiara Manzi, autrice di diverse pubblicazioni tra cui 'Antiaging con gusto' di cui è appena uscita la seconda edizione con il sottotitolo 'Dimagrire e restare in forma con fritti, dolci e golosità". Per dare al piatto tradizionale più vitamine e fibra, spiega il presidente dell'Associazione per la sicurezza nutrizionale in Cucina (ASSIC) , "basta aggiungere carciofi che, se fritti con un metodo particolare, può mantenere fino all'80% delle vitamine e addirittura i carotenoidi aumentano la loro biodisponibilità". Il segreto? E' subito svelato. "Per friggere va utilizzato dell'olio extravergine d'oliva o di girasole alto oleico a 180 gradi - spiega la fondatrice della Art Joins Nutrition Academy - da mettere in padella con i carciofi infarinati e freddi di frigorifero. Lo shock termico non farà entrare l'olio nel vegetale, mantenendo tutte le vitamine e i carotenoidi intatti. E' essenziale, però, anche tamponare immediatamente e per tre volte i carciofi con la carta assorbente perché altrimenti viene riassorbito l'olio che è rimasto all'esterno".

Più curcuma e carciofi fritti, meno pecorino, ma Dop e di ottima qualità. "Dovremmo utilizzarne solo 25 grammi a porzione - rivela la dottoressa Chiara Manzi -, ma con una grattugia piatta particolare, che sembra una lima e si chiama microplan. In questo modo si può creare un volume enorme di pecorino con pochissima quantità, permettendo di apprezzare di più il gusto. Niente olio, burro o panna, ma nella pentola va messa un poi di acqua di cottura con la curcuma e il pepe nero. Una volta scolata la pasta, se fresca ancora meglio, si farà cadere il pecorino e si servirà a tavola".

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