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Fecondazione

Spagna, nato primo bebè con entrambi i genitori guariti dal cancro

17 novembre 2015 | 17.08
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Infophoto
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E' nato in Spagna il primo bambino concepito grazie a tecniche di fecondazione assistita da genitori entrambi sopravvissuti al cancro, che avevano scelto di preservare i loro gameti prima delle cure, proprio per coronare il sogno di un figlio. E' successo ad Alicante presso una delle cliniche Ivi, le più celebri del Paese ormai all'avanguardia nelle tecniche di Pma e meta ancora oggi di molte coppie italiane alla ricerca della maternità.

Il papà è un giovane di Alicante di 34 anni, a cui era stato diagnosticato un sarcoma di Ewing alla fine del 2009. "Sembrava una buona opzione per lui quella di conservare il seme per un futuro desiderio di genitorialità", ha spiegato a 'Informacion.es' Manuel Muñoz, direttore di Ivi Alicante. Quando l'uomo è guarito, è stata purtroppo la volta della moglie, affetta da cancro al seno. Prima di iniziare il trattamento, la paziente ha scelto di conservare 13 ovociti. Una volta sconfitta la malattia, i due coniugi sono tornati alla clinica spagnola per una fecondazione in vitro e oggi hanno realizzato il sogno di un bebè. "Anche se dobbiamo affrontare controlli regolari ogni 6 mesi, il bambino ci aiuta a dimenticare tutto il male. Questa è certamente la più grande ricompensa che potessimo ricevere, dopo la doppia sfida che abbiamo dovuto affrontare", ha detto il neopapà.

Ma anche nel nostro Paese potrebbe nascere un bimbo da genitori ex malati di cancro: "In Spagna è attivo dal 2007 presso le cliniche Ivi un programma di responsabilità sociale per cui offriamo gratuitamente ai pazienti oncologici la conservazione di seme e ovociti in attesa di poter pensare, una volta terminati i trattamenti, a una gravidanza. E anche in Italia abbiamo attivato questo servizio, presso i nostri centri di Roma e Milano". Ad assicurarlo all'Adnkronos Salute è Daniela Galliano, che dirige la clinica Ivi di Roma.

"La particolarità di questa storia - sottolinea la ginecologa - è che si tratta del primo bambino nato da padre e madre che purtroppo avevano entrambi avuto un cancro. Ragazzi giovani, colpiti nel caso del marito da un tumore alle ossa, e nel caso della moglie da un cancro al seno. Prima che la malattia arrivasse si erano già sposati e hanno deciso di congelare il seme dell'uomo. Quando lui è guarito, è toccato a lei. Abbiamo proceduto con una speciale stimolazione ormonale (che non influisce sui livelli di estrogeni nel sangue), arrivando a preservare 13 ovociti. Quando si è curata anche lei, abbiamo devitrificato e fecondato, riuscendo a trasferire un embrione. Fortunatamente è andata bene: hanno avuto la gravidanza al primo tentativo". Una storia che sarebbe possibile anche in Italia, "anche se in Spagna si è fatta tanta informazione su questo tema, e dovremmo iniziare anche qui", conclude Galliano.

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