Roma, 13 mar. (Adnkronos Salute) - "La riforma del Titolo V della Costituzione italiana dovrà essere una occasione per rimodulare i rapporti fra Stato e Regioni anche in materia di sanità veterinaria, ovvero di salute pubblica e sicurezza alimentare. Per come è scritta oggi questa parte della Costituzione affida la salute e l’organizzazione sanitaria alle Regioni in maniera non adeguatamente disciplinata, con il risultato di avere esasperato la moltiplicazione degli interventi". Ad affermarlo in una nota è l'Associazione nazionale medici veterinari italiani (Anmvi).
"Due esempi su tutti - precisa l'Anmvi - le linee di indirizzo sulla riorganizzazione dei Dipartimenti di prevenzione dell’allora ministro Balduzzi sono state tradotte in maniera più che fantasiosa da varie Regioni, non senza impugnazioni davanti al Tar. E poi l’anagrafe degli animali d’affezione: uno strumento di contabilità sanitaria, reso inefficace e inefficiente dalla presenza di 21 data base regionali che non dialogano fra loro, con altrettante previsioni di inutili spese di informatizzazione, in luogo di una sola anagrafe ministeriale, come una buona Agenda digitale dovrebbe richiedere".