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Sanita': infettivologi, virus Ebola puo' uccidere fino a 90% contagiati

02 aprile 2014 | 16.12
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Roma, 2 apr. (Adnkronos Salute) - Il virus Ebola più letale, meglio noto come l'Ebola-Zaire, "può uccidere fino al 90% dei contagiati, ma non si è mai mosso dall'area geografica dove si è verificata la malattia. I pochissimi casi che si sono visti fuori dall'Africa hanno coinvolto persone che hanno raggiunto i paesi d'origine per farsi curare. La catena del contagio tende ad arrestarsi rapidamente, e raramente supera il primo contatto". Parola di Massimo Galli, infettivologo della Simit, la Società italiana malattie infettive e tropicali. "In passato - aggiunge - le epidemie hanno trovato negli ospedali locali, dotati di mezzi inadeguati a limitare il contagio, il luogo della loro amplificazione. La preparazione dei corpi alla sepoltura, che coinvolge in alcuni paesi l'intero gruppo familiare, ha rappresentato un ulteriore volano per la diffusione della malattia in alcune situazioni".

"L'allarme a livello locale - spiega Galli, ordinario di malattie infettive all'Università di Milano e segretario della Simit - è assolutamente dovuto e va mantenuto fino al contenimento della malattia: va tuttavia ricordato che fino ad ora le epidemie da Ebola non si sono mai estese oltre un raggio di poche decine di chilometri dal punto in cui si sono generate. La catena del contagio - osserva - tende ad arrestarsi rapidamente, al primo o al secondo contatto. L'infezione è contratta per contatto diretto, con persone e animali malati e loro fluidi corporei".

La probabilità che un turista possa contagiarsi "è trascurabile, poiché le aree interessate sono in genere remote - sottolinea l'esperto - fuori dai circuiti turistici e poiché le località colpite vengono di regola chiuse all'accesso dall'esterno. Non è una malattia trasmessa da zanzare, come la malaria (per cui consigliamo sempre di eseguire la profilassi), ne per via aerea come l'influenza. Per la trasmissione occorre un contatto fisico o coni liquidi e secreti corporei dei malati". (segue)

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