Monza, 28 apr. (Adnkronos Salute) - "Nei prossimi giorni allerteremo i Carabinieri e andremo con loro agli Spedali Civili di Brescia chiedendo che venga data esecuzione a una sentenza dello Stato", quella del tribunale di Marsala che nelle scorse settimane ha disposto le infusioni per il piccolo Gioele. Lo annuncia l'avvocato Agostino D'Antuoni, segretario nazionale di Io Cambio, movimento politico con cui il presidente di Stamina Foundation, Davide Vannoni, si è candidato alle elezioni europee, e che oggi a Monza si presenta alla stampa. Un incontro a cui è atteso lo stesso Vannoni, insieme ad alcune famiglie dei bambini che chiedono la ripresa del trattamento Stamina.
D'Antuoni fa notare come "in caso di mancato seguito all'ordinanza del giudice di Marsala si incorrerà in reato penale. Significa che chi non darà seguito a quanto disposto dal tribunale ne risponderà penalmente". Per questo Io Cambio convocherà tutte le famiglie Stamina a Brescia per il 5 maggio, data in cui Vannoni ha annunciato la ripresa delle infusioni. Ripresa che appare comunque in forse, considerata l'intenzione dei medici dei Civili di stoppare ogni attività fino al pronunciamento del nuovo comitato ministeriale chiamato a valutare la metodica Stamina.
D'Antuoni ammette l'esistenza di "un conflitto giurisdizionale" anche alla luce del contenuto del dispositivo di chiusura indagini da parte della procura di Torino, con venti indagati tra cui Vannoni, per reati che vanno dall'associazione a delinquere, alla truffa, alla somministrazione pericolosa di farmaci. "Se Davide ha sbagliato pagherà. So di essermi imbarcato in una battaglia scomoda, ma non mi preoccupa. Sono padre di quattro figli - continua il segretario di Io Cambio - ho stretto mani e ho guardato occhi di bambini che grazie a Stamina stanno meglio. La nostra è una lotta per la libertà di cura: se anche non prendessimo un voto, ma uno solo di questi bambini riuscisse a riprendere le infusioni e a trarne beneficio, noi avremmo vinto".
