(Adnkronos Salute) - Continuerà anche la prossima settimana il confronto con le Regioni sul Patto per Salute, in corso al ministero di lungotevere Ripa, dove si sta lavorando - anche questa mattina - alla bozza presentata da ministro, valutando articolo per articolo. Oggi il tavolo ha cominciato - a quanto apprende l’Adnkronos Salute - il confronto sulla medicina territoriale e le cure primarie, tema decisivo per la riorganizzazione di un sistema sanitario che punta ad alleggerire l’ospedale ed offrire assistenza h 24 negli ambulatori dei medici di famiglia, possibilmente aggregati con altri professionisti del territorio. Un tema che, si prevede, necessiterà di tempi adeguati, probabilmente l’intera giornata, per arrivare a decisioni condivise.
Ancora da discutere, poi, altri tre capitoli ‘sostanziosi’ del Patto: beni e servizi, farmaceutica e personale. Prevedibile perciò che non basteranno i tre giorni di incontro inizialmente programmati (oggi l’ultimo), ma sarà necessario far proseguire il tavolo la prossima settimana. Tra i temi già discussi i ticket, sui quali l’orientamento è andare verso una compartecipazione sempre più legata al reddito per evitare paradossi: ad esempio, che una persona diabetica molto ricca sia totalmente esente, mentre debba pagare una persona indigente ma con una patologia diversa. Nel Patto, però, sarà indicato solo il principio, mentre i dettagli saranno rinviati a un regolamento concordato tra Stato e Regioni da varare entro la fine dell’anno.
Altra novità sulle piccole cliniche. Quelle al di sotto dei 60 posti letto, entro 3 anni, non potranno avere più l’accreditamento con il Servizio sanitario nazionale, a meno che non siano superspecializzate o monospecialistiche. Prevista, però, anche la possibilità di accorpamento tra più cliniche, ma in questo caso i posti letti minimi salgono a 80.
