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Contro il 'maledetto topastro' non l'ha spuntata mai, Gambadilegno compie 90 anni

09 agosto 2015 | 15.28
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Pietro Gambadilegno (immagine da Wikipedia) - WIKIPEDIA
Pietro Gambadilegno (immagine da Wikipedia) - WIKIPEDIA

Se non fosse stato per quel "maledetto topastro" sarebbe di certo entrato nella hall of fame dei banditi di carta. Ma se il crimine non paga, questo è ancor più vero per Gambadilegno, cattivo con la 'C' maiuscola del fumetto più famoso del mondo. L'acerrimo nemico di Topolino, però, non riesce mai a farla franca, perchè il "topastro", l'eroe di Topolinia, il buono per antonomasia, riesce sempre a sventare i suoi piani. Da 90 anni.

Pietro Gambadilegno esordisce nel cortometraggio 'Alice solves the puzzles' del 1925. Il suo nome è Bootleg Pete e il pubblico, raccontano le cronache dell'epoca, lo scambia per un cane o un grosso topo. Nei successivi cortometraggi, però, il personaggio cambia nome, diventando prima Peg Leg Pete in 'Sagebrush Sadie' e Putrid Pete in 'Hungry Hoboes', entrambi del 1928.

Nello stesso anno arriva nelle sale cinematografiche 'Steambot Willie', il cortometraggio sonoro che vede il debutto di Topolino e Minnie. Gambadilegno c'è, ma il suo personaggio non ha alcun nome, è già oscurato dalla fama del topo che diventerà il suo incubo. Solo due anni dopo verrà identificato come Pietro, nelle strisce di Floyd Gottfredson. L'eterna guerra tra Gambadilegno e Topolino ha ufficialmente inizio.

Il nemico pubblico di Topolinia è registrato all'anagrafe come Percy P. Percival. Il suo nome italiano è la traduzione letterale di uno dei suoi primi nom d'arte: Peg Leg Pete. Inizialmente, infatti, veniva disegnato con un handicap alla gamba sinistra, sostituita con una protesi di legno. Una citazione in chiave disneyana di Long John Silver, il celeberrimo pirata de L'Isola del Tesoro di Stevenson.

Oltre alla gamba di legno e al pestilenziale sigaro perennemente incollato al labbro inferiore, in alcune storie iniziali della sua carriera Pietro è comparso con un altro tipico tratto piratesco, la benda sull'occhio. Tutti segni che col tempo sono scomparsi, protesi lignea e sigaro compresi. Solo in rare occasioni, come in alcune storie realizzate dopo il 1947 da Floyd Gottfredson, Gambadilegno ricompare con l'arto posticcio.

Gambadilegno è un gatto antropomorfo, imponente, dal pelo nero e folto che ricopre tutto il corpo ad eccezione delle braccia. Le mani, come per quasi tutti i personaggi disneyani, sono coperte da guanti gialli o bianchi. Nei primi cartoni viene rappresentato con una lunga coda da gatto, poi scomparsa. Teatro dei suoi crimini è Topolinia, anche se non disdegna qualche puntata a Paperopoli. Topolino, però, lo bracca anche lì. Gambadilegno lavora spesso in coppia con Sgrinfia, soprattutto nelle storie di Paul Murry, o con la fidanzata Trudy e il cugino Plottigat nelle strisce made in Italy.

In Italia il 'mistero' della gamba di legno viene svelato, con creatività tutta tricolore, nell'editoriale introduttivo alla storia 'Topolino e i pirati' pubblicata per la prima volta sul giornale Topolino del 1936. Gambadilegno ha una protesi alla gamba sinistra perchè durante una delle sue avventure è stato fatto prigioniero dai cannibali. Ma è così 'cattivo' che dopo averne assaggiato solo una gamba i cannibali muoiono avvelenati e lui si salva.

Agli autori italiani Gambadilegno deve anche tutto il parentame e gli affetti. Nel 1960, nella storia 'Topolino e la collana Chirikawa', Romano Scarpa crea il personaggio di Trudy, fidanzata e complice di Pietro. Nel 1977, nell'avventura 'Topolino e il Pippo-lupo', sempre Scarpa fa entrare in scena Plottigat, un cugino con il quale Gambadilegno aveva perso i contatti. Nel 1991, nella storia 'Topolino e un favore da nulla', Carlo Panaro e Corrado Mastantuono fanno esordire Pierino e Pieretto, nipotini di Pietro e Trudy, che però non sfondano.

E ancora tutta italiana è la storia di Pietro 'riscritta' per la serie tv 'Ecco Pippo': è sposato con Peg e ha due figli, l'adolescente Pete Junior, detto P.J. e la piccola Carabina. In nessun episodio il personaggio viene chiamato Gambadilegno, ma sempre e solo Pietro. Ma soprattutto, non è un criminale, bensì un rivenditore di auto usate, che comunque rifila ai clienti con metodi non proprio ortodossi. Questi, però, sono artifici da fiction: il vero Gambadilegno è l'arcigno cattivone e nemico numero uno di Topolino. Da 90 anni.

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