(Aki) - Sul quotidiano al-Watan, ad esempio, è apparso un editoriale dal titolo provocatorio: ''Sposeresti una ragazza che fa sport?''. L'intento è stato quello di mettere in ridicolo chi si oppone all'innovazione e cita il fatto che in Arabia Saudita il 75 per cento delle donne è obeso e che l'80 per cento di casi di diabete secondario è correlato all'obesita'.
Ma ci sono anche gli imam conservatori che hanno denunciato il provvedimento come una ''innovazione occidentale'', come scrive il Wall Street Journal. Il religioso Abdullah Al Dawood ha anche tweettato che ''queste azioni porteranno alla infedelta' e alla prostituzione''. Parlando ad al Arabiya da Gedda, il giornalista saudita Omar al-Mudwahi ha semplicemente detto che ''l'istituzione religiosa è sempre stata contro l'avanzamento dei diritti delle donne''. Lo scrittore Abdullah Hamidaddin ha invece detto ad al Arabiya che la decisione del Consiglio della Shura ''non riguarda la pratica dello sport femminile. Riguarda i diritti delle donne. Limita l'autorita' dell'istituzione religiosa'' e dimostra che ''il governo ha deciso di intervenire per dare alle donne qualche speranza di una vita normale''.
