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La Juve frena ma la Roma spreca occasione nel derby: giallorossi restano a -9

La Juve frena ma la Roma spreca occasione nel derby: giallorossi restano a -9
09 febbraio 2014 | 17.17
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Occasione sprecata dalla Roma che nel derby con la Lazio non va oltre lo 0-0 e non approfitta del pareggio in extremis del Verona con la Juventus, mantenendo inalterata la distanza in classifica tra le due compagini. La Roma di Garcia ci prova fino alla fine a sbancare l'Olimpico ma la difesa accorta alzata da Reja regge l'urto dell'attacco giallorosso, nel finale, in campo con Destro, Ljajic, Gervinho e Bastos. Roma che sale a 51 e resta a -9 dai bianconeri con la gara con il Parma da recuperare e Lazio che sale a 32 punti.

Alla Lazio non basta ricordare la vittoria della Coppa Italia, con la Curva divisa in tre spicchi di colore, bianca, celeste e bianca con in mezzo una statua che ricorda il trionfo nell'ultima Coppa per battere i giallorossi. Ne' il ritorno in campo di Mauri dopo l'ultima apparizione proprio in quella sfida. Per l'occasione Garcia conferma la squadra che aveva iniziato la sfida con il Parma rilanciando dal 1' Pjanic con De Rossi e Strootman a centrocampo e in avanti Florenzi e Totti con Gervinho. Sul fronte opposto Reja conferma il tridente offensivo Candreva-Klose-Keita ma torna alla difesa a quattro rilanciando Konko. A centrocampo Gonzalez prendere il posto dello squalificato Biglia.

Roma più pericolosa in avvio, ma Lazio intraprendente, con un pressing alto che da fastidio all'impostazione della manovra giallorossa. La prima occasione arriva al 15' con Maicon dalla destra che centra in area per l'accorrente Florenzi che, tutto solo, calcia d'interno destro al volo con la palla che termina 4-5 metri oltre la traversa. La Lazio risponde subito con Klose che su un cross di Keita viene anticipato da Castan. Le ripartenze biancocelesti rischiano di trovare impreparata la retroguardia di Garcia che tiene anche sulle ripartenze veloci. Al 22' punizione di Totti in area, sul secondo palo sbuca Benatia ma il tocco del marocchino finisce alto.

Doppio Tevez ma il Verona rimonta e ferma la Juve. La Juve si spegne all'intervallo, il Verona rimonta e alla fine pareggia per 2-2. I campioni d'Italia perdono la chance di allungare ulteriormente in vetta alla classifica gettando via un successo ipotecato nei primi 45 minuti. La doppietta di Tevez proietta la Juve sul 2-0 dopo una ventina di minuti, ma nel secondo tempo la capolista stacca la spina: il Verona prima accorcia le distanze con Toni e poi con Gomez, allo scadere, trova il meritato 2-2.

I bianconeri possono consolarsi, parzialmente, guardando il vantaggio immutato sulla Roma, fermata sullo 0-0 dalla Lazio. Con 60 punti i torinesi sono sempre a +9 sui giallorossi mentre il Verona, a quota 33, prosegue la marcia nella zona europea della classifica. I verdetti arrivano al termine di una gara che, in avvio, è un monologo della formazione allenata da Conte. Pronti, via e la Juve si sistema nella metà campo avversaria.

Rafael deve cominciare a lavorare subito per disinnescare un colpo di testa di Tevez deviato da Hallfredsson. I gialloblu devono arrendersi al 5', quando Asamoah sfonda a sinistra e calcia: Rafael respinge, Tevez piomba sul pallone e insacca per l'1-0. I campioni d'Italia non alzano il piede dall'acceleratore e raddoppiano al 21'. Pogba accende Tevez, che parte in posizione irregolare e buca Rafael con un diagonale mancino: 2-0. Il Verona fatica a rialzarsi dopo il micidiale uno-due e si fa vivo dalle parti di Buffon solo alla mezz'ora, in modo quasi casuale. Una punizione dalla fascia destra dà origine ad una carambola che, complice un tocco di Caceres, costringe Buffon a sporcare i guanti. Dall'altra parte Tevez continua a mostrarsi il più ispirato. Al 33', l'argentino spara dopo un tocco di Llorente e sfiora il tris.

La Juve, nonostante qualche sbavatura di Vidal e del lezioso Pogba, gestisce il possesso del pallone senza patemi sino all'intervallo. Nella ripresa, però, il Verona torna in campo con un altro atteggiamento e al 51' riapre il match. Sulla punizione di Romulo, Toni indovina il tuffo vincente: 2-1, tra le proteste bianconere per la posizione del centravanti veneto.

Il gol riaccende la sfida, la Juventus si ritrova a dover arginare il ritorno dei padroni di casa. I bianconeri si scuotono al 65' con l'ingresso di Osvaldo, all'esordio con la Vecchia Signora. L'attaccante italo-argentino si presenta subito sfiorando il gol: morbido tocco per superare Rafael in uscita e il pallone tocca il secondo palo prima di spegnersi sul fondo. L'uscita dell'infortunato Chiellini toglie ulteriore solidità alla difesa della Juventus, che al 78' ha bisogno di un miracoloso intervento di Buffon. Toni, in mischia, colpisce da 5 metri: il portiere vola e toglie il pallone dall'angolo basso. L'estremo difensore non può nulla, però, al 94'. Sull'ennesimo cross, Gomez è libero di colpire di testa e di firmare il 2-2.

Vittorie per le genovesi e pari tra Parma e Catania.

Continua il momento d'oro della Sampdoria, che dopo il successo nel derby della Lanterna di lunedì scorso batte a Marassi il Cagliari per 1-0. Si riscatta invece il Genoa, che sbanca il Picchi di Livorno con un gol di Antonelli. Il Catania non abbandona l'ultimo posto in classifica ma riesce a fermare il Parma in trasferta imponendole lo 0-0.

Grazie a un colpo di testa di Gastaldello la Sampdoria fa sua la sfida contro un Cagliari mai domo che esce ingiustamente sconfitto da Marassi. Il difensore blucerchiato decide il match dopo 11 minuti sfruttando un cross di Krsticic e schiacciando di testa alle spalle di Avramov. Al 20' l'arbitro Roca annulla ingiustamente un gol a Sau, bravo a stoppare di petto e girare in rete una punizione di Conti. Nella ripresa i sardi premono ma non trovano la via del pari. In classifica i doriani salgono così al dodicesimo posto a quota 28 punti, mentre il Cagliari resta fermo a 24, in quindicesima piazza.

Torna al successo il Genoa, che passa a Livorno per 1-0 con un gol di sinistro di Antonelli propiziato da una caparbia iniziativa in area di Gilardino. La squadra di Gasperini gioca una gara ordinata, sfiorando in qualche occasione il raddoppio, ma rischiando anche di fronte alla spinta dei padroni di casa, vicini al pari con Paulinho nel primo tempo sul quale è bravo Perin e due volte nella ripresa, prima con Emeghara, che al 28' segna su cross di Benassi ma Gervasoni annulla giustamente per fuorigioco e poi, nel recupero con Paulinho di testa sul quale è bravo Portanova a salvare sulla linea. I grifoni si portano al decimo posto in classifica a 30 punti, il Livorno rimane inchiodato in penultima posizione in coabitazione con il Sassuolo a 17 punti.

Occasione sprecata per il Parma che non riesce a superare il Catania tra le mura amiche del Tardini. Le due squadre danno vita a una partita deludente in cui il gioco ristagna per lo più a centrocampo, in cui lo 0-0 è la logica conclusione. I gialloblù giocano una partita con poche idee nella quale creano poche opportunità da rete, nel complesso fa un po' meglio il Catania, che imbriglia la manovra ducale e riesce anche a proporsi qualche volta nella metà campo avversaria. La squadra di Donadoni raggiunge momentaneamente al sesto posto Inter e Torino a 33 punti, mentre il Catania resta ultimo a quota 16.

Torino-Bologna 1-2. Il Bologna di Ballardini, orfano di Diamanti, sbanca Torino, battendo 2-1 i granata di Ventura nel lunch match della 23a giornata di Serie A e si risolleva in classifica, dove sale a 21 punti. Il Toro vede, invece, raffreddarsi il sogno Europa, restando fermo a 33 punti, in una gara dove ha sbagliato molto sia in difesa che in attacco.

Ventura schiera Padelli in porta, Maksimovic-Glik-Moretti in difesa con Darmian e Masiello sulle corsie, El Kaddouri e Farnerud ai fianchi di Vives, Cerci e Immobile in avanti. Ballardini risponde ripescando Cristaldo, che fa coppia con il grande ex di giornata, Rolando Bianchi. I granata partono fortissimo e al 5' sono già in vantaggio. Cross di Darmian da destra, il pallone scavalca Natali, con Immobile tutto solo in area che insacca di testa da due passi. Sospetta, però, la posizione del centravanti granata.

La reazione dei felsinei è però immediata. All'11 arriva il pari. Disastro di Darmian che si fa portare via palla ingenuamente da Morleo, Bianchi vince il rimpallo con il trio Padelli-Maksimovic-Glik, e palla che arriva a Cristaldo che insacca a porta vuota. Passano pochi minuti e il Bologna ribalta il risultato. Al 24' destro di Krhin da fuori area, pessima risposta di Padelli, con Cristaldo che segna la sua doppietta, con un tap-in impossibile da sbagliare.

Il Torino reagisce. Tanti errori dei portieri e svarioni difensivi da entrambe le parti. Al 29' Glik colpisce il palo. Altro disastro di Curci che sbaglia l'uscita, il difensore calcia di prima intenzione e colpisce il palo con il portiere già a terra. Nei minuti finali del primo tempo ci riprova Immobile: stop e gran girata dell'attaccante, ma il destro termina fuori di poco.

La ripresa ricomincia come si era aperto il primo tempo. Al 5' clamorosa traversa colpita da Cerci. Azione perfetta del Toro che libera Moretti al cross, Cerci da due metri riesce nell'impresa di non insaccare a porta vuota ma mandare il pallone sul legno. Passano due minuti e Cerci calcia una punizione a giro che Curci allontana con i piedi.

Al 24' il portiere del Bologna rischia ancora di capitolare. Giornata terribile per Curci in uscita: altro pallone sfuggito e ripreso con buona dose di fortuna. Finale tutto granata e Bologna che alza le barricate. Al 40' bella e potente punizione di Cerci dal limite e Curci respinge in tuffo. Forcing finale granata ma la squadra di Ballardini regge, e porta a casa tre punti fondamentali per la salvezza.

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