Il filosofo e politologo statunitense Robert Alan Dahl, uno dei padri della scienza politica del Novecento e uno dei massimi studiosi della democrazia, e' morto ad Hamden, nel Connecticut, all'eta' di 98 anni. L'annuncio della scomparsa a funerali avvenuti è stato dato dalla famiglia alla stampa americana. Professore emerito di scienza della politica all'Università di Yale, dove ha insegnato per oltre 40 anni, Dahl è stato presidente della American Political Science Association ed è autore di numerosi testi fondamentali, molti dei quali tradotti in Italia.
La casa editrice Laterza ha pubblicato ''Sulla democrazia'', ''Sull'uguaglianza politica'', ''La democrazia alla fine del secolo'', ''Intervista sul pluralismo'' (a cura di Giancarlo Bosetti), ''Politica e virtu'. La teoria democratica nel nuovo secolo'', ''Quanto è democratica la Costituzione americana?''. Sempre in italiano sono stati tradotti i volumi ''La democrazia e i suoi critici'' (Editori Riuniti), ''I dilemmi della democrazia pluralista'' (Il Saggiatore), ''Poliarchia. Partecipazione e opposizione nei sistemi politici'' (Franco Angeli), ''La democrazia economica'' (Il Mulino), ''Democrazia o tecnocrazia?'' (Il Mulino) e ''Introduzione alla scienza politica'' (Edizioni di Comunita').
Dahl è fra i rappresentanti più autorevoli della scuola "pluralista", secondo la quale i sistemi democratici moderni si caratterizzano per la diffusione dei centri di potere nella società e per la competizione istituzionalizzata fra gruppi di interesse (poliarchia).
I suoi studî sono dedicati in prevalenza all'analisi delle decisioni politiche e alla teoria della democrazia.
