Bruxelles considera aiuto le garanzie sui prodotti derivanti dalla cartolarizzazione delle sofferenze. Governatore Visco nelle Considerazioni: "Discussione con Ue sia rapida". In Europa bilanci spesso in perdita ma Dublino sorride
Sulla bad bank il provvedimento del Mef è pronto ma i tempi dipendono dalla trattativa con Bruxelles. Dopo la sollecitazione arrivata ieri dal governatore di Bankitalia Ignazio Visco che ha chiesto tempi rapidi il viceministro all'Economia Enrico Morando assicura il massimo impegno di via venti settembre.
"Il problema fondamentale che si frappone al provvedimento sulla bad bank -spiega all'Adnkronos- è quello che riguarda il superamento delle osservazioni della Commissione Ue orientata a considerare aiuto di Stato le garanzie pubbliche sui prodotti derivanti dalla cartolarizzazione delle sofferenze. Noi pensiamo che sia una operazione di mercato. Siamo convinti come governo dell'importanza dell'iniziativa, in linea con quanto detto dal governatore nelle considerazioni finali e anche in precedenza sollecitato dal Fondo monetario internazionale".
Per Morando "prima si fa e meglio è. L'unico ostacolo all'intervento da noi prospettato -rimarca- per ora è rappresentato dall'Ue, con la quale siamo in trattativa per affinare il provvedimento. Stiamo insistendo perché si faccia presto anche in quanto il provvedimento sarebbe una risposta importante per la ripresa dell'economia".
"Le banche, che hanno il timore che aumentando il credito possano crescere le sofferenze mettendo in difficoltà i loro parametri patrimoniali, liberate di una quota delle loro sofferenze avrebbero maggiori disponibilità per far fluire credito verso le imprese e in particolare quelle con maggiori difficoltà che operano sul mercato interno. Il provvedimento che pensiamo di adottare appena avremo il via libera da Bruxelles -conclude- avrebbe il merito di riportare il flusso del credito alle imprese in condizioni di normalità".
