Dopo le critiche di Pier Luigi Bersani alla legge di stabilità, che per l'ex segretario del Pd violerebbe la Costituzione, il deputato dem Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, interviene nel dibattito dalle pagine del 'Corriere della Sera'. "La premessa è che non ho mai risparmiato critiche a Renzi, ma trovo inutile e dannosa questa continua rincorsa a chi ha la carta d’identità giusta", spiega.
"Il Pd - sottolinea - è il primo partito riformista d’Europa e, al netto delle simpatie per Renzi, siamo una forza di governo moderna. Per questo trovo stucchevole il dibattito su sinistra, destra e taglio delle tasse. Piuttosto troverei giusto e di sinistra far pagare le tasse alle multinazionali del web".
Parlando della manovra, Boccia dice nell'intervista al 'Corriere della sera': "La legge ha un impianto ampiamente sostenibile, con la riduzione delle imposte sul triennio e l’impegno, per la verità ancora debole, sul taglio della spesa pubblica". "Togliere l’Imu a ville e castelli è un errore - continua - Detto questo, se la maggioranza del partito decide altrimenti, se ne assume la responsabilità. Anziché la guerriglia quotidiana, sarebbe utile lavorare per il congresso del 2017".
Riguardo al tetto sui contanti, il presidente della commissione Bilancio della Camera osserva: "Non mi convince. Capisco che sia popolare, ma non intercetta la modernità. Mi convincono molto invece i super ammortamenti e il capitolo sul welfare". "Sul Sud - aggiunge - non ci siamo proprio. Mi aspettavo gli automatismi. Abolirei i bandi pubblici per incentivare le imprese. Qui si annidano burocrazia e lestofanti. Bisogna emancipare il Sud dalla intermediazione della politica. Se fai, ti do", conclude.