La Borsa di Milano chiude con un debole rialzo insieme al resto delle piazze finanziarie europee. Sui mercati del Vecchio Continente prevalgono le prese di beneficio dopo i rialzi di ieri seguiti alle parole del presidente della Bce, Mario Draghi, che ha confermato il Quantitative easing "fino a un aggiustamento durevole dell'inflazione".
Il Ftse Mib archivia gli scambi a 17.166 punti (+0,15%) con il quarto strappo consecutivo di Mps (+13,3%), che ha guadagnato in Borsa quasi il 60% in cinque giorni, toccando oggi a fine seduta i 27 centesimi ad azione. Nel corso della seduta sono passati di mano circa 351,3 mln di 'pezzi' che corrispondono a circa l'11,9% del capitale della banca.
Tra le piazze europee, Madrid è la migliore e segna +0,43% a 9.100 punti; Amsterdam guadagna lo 0,29%, Francoforte lo 0,09%. In territorio negativo a fine giornata ci sono Parigi (-0,09%), Londra (-0,09%) e Bruxelles (-0,6%). Incertezza sui listini anche a Wall Street, dove si muovono in ordine sparso il Dow (-0,22%) e il Nasdaq (+0,28%) dopo gli esiti di alcune trimestrali, tra cui Microsoft (+4,6%).
A Piazza Affari, le banche sono contrastate: Ubi Banca segna +3,08%, Unicredit +1,3%. Negative Bpm (-1,5%), Banco Popolare (-1,06%) e Bper (-0,8%). Tra i titoli peggiori, Luxottica (-2,2%) che attende i risultati del trimestre, previsti per lunedì. E' in calo anche A2A (-1,6%) dopo che il gruppo ha acquisito il 75% del pacchetto azionario di Consul System.