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Calcio e covid, stop squadra con 35% giocatori positivi: ipotesi

12 gennaio 2022 | 13.32
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Il sottosegretario Costa a Adnkronos Live: "Regole nuove e omogenee"

Calcio e covid, stop squadra con 35% giocatori positivi: ipotesi

Con il 30-35% di giocatori contagiati in una squadra, scatta il rinvio di una partita di Serie A? "E' un'ipotesi concreta, i diretti interessati stanno dialogando per arrivare un protocollo condiviso. Credo si possa arrivare a regole nuove che permettano di dare risposte omogenee su tutto il territorio nazionale". Andrea Costa, sottosegretario alla Salute, ospite di AdnKronos Live risponde alle domande sulle nuove regole che dovrebbero consentire al calcio - in particolare alla Serie A - di portare avanti la stagione nonostante le difficoltà legate al covid. Le ultime giornate sono state caratterizzate dall'intervento di varie Asl, con provvedimenti a macchia di leopardo.

"C'è un percorso avviato con questo mondo -dice Costa riferendosi al calcio-, in questo caso occorre creare omogeneità nel Paese. Quindi stabilire regole e protocolli precisi e per questo c'è un percorso avviato con la Lega Calcio, le Regioni e il ministero della Salute e confido che nei prossimi giorni si possa arrivare a un nuovo protocollo che farà chiarezza. Si parla di una percentuale del 30-35% di contagiati nelle squadre e potrebbe essere un parametro che ci permetta di arrivare ad una mediazione".

IL PROTOCOLLO - Come ipotizzato da Costa, il protocollo presentato dalla sottosegretaria Valentina Vezzali alla Conferenza Stato-Regioni - e su cui si è trovata l'intesa - prevede al terzo punto e a quanto apprende l'Adnkronos che "con il raggiungimento di un numero di positivi superiore al 35% dei componenti del Gruppo Atleti venga bloccato l’intero Gruppo Squadra".

Il protocollo aveva come premessa il fatto che fosse "necessario trovare delle regole sicure e condivise da tutte le amministrazioni, centrali e territoriali, per assicurare parità di trattamento e dare certezza al prosieguo delle attività sportive". Nelle proposte del documento si spiegava che "sono necessarie misure temporanee specifiche, da adattare comunque in considerazione dello scenario epidemiologico dei singoli territori e nazionale, che prevedano (come ad esempio nella scuola) una gradazione delle misure".

FIGC - "È un risultato di cui siamo molto soddisfatti". Questo il commento del presidente della Figc Gabriele Gravina dopo l’approvazione della Conferenza Stato-Regioni del protocollo con le regole covid per gli sport di squadra. "E' frutto dell’ottimo lavoro svolto con le tutte istituzioni, in particolare col Governo, una collaborazione in cui da sempre si riconosce la nostra Federazione. Il calcio ha bisogno di dialogo, di regole chiare e di responsabilità e il nuovo protocollo nasce su queste basi", sottolinea Gravina che auspica "che anche il Cts riconoscerà l’impegno e gli sforzi quotidiani del nostro movimento per la tutela della salute".

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