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Covid, Arcuri: "Raddoppieremo tamponi in 2 mesi"

21 ottobre 2020 | 08.22
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Il commissario straordinario all’emergenza: "Non siamo come a marzo"

(Foto Fotogramma)
(Foto Fotogramma)

"No, no siamo come a marzo, siamo in un altro mondo. In primo luogo, per la geografia: in primavera ha pagato un prezzo altissimo una parte del Paese, ora il contagio è molto più distribuito. Non penso che tutta l’Italia sia uguale nella capacità di rispettare le regole, nelle infrastrutture o nell’efficienza delle reti sanitarie. Servono e serviranno sempre di più risposte differenziate e un coordinamento puntuale fra Stato e amministrazioni locali. Come dice il presidente della Repubblica, un coro sintonico". Lo afferma Domenico Arcuri, commissario straordinario all’emergenza Covid-19 in un'intervista al quotidiano 'Il Corriere della Sera'.

"Prima riuscivamo a testare solo quando il virus aveva attaccato il corpo già da giorni. Con la conseguente entropia delle terapie intensive e la letalità elevata. Ora oltre il 70% dei testati è asintomatico. E riusciamo a scovare il virus quando è in una fase precoce. Crescono gli isolamenti domiciliari, - continua Arcuri - diminuiscono in proporzione i ricoveri in ospedale, i posti occupati in terapia intensiva e la letalità. Il senso di ciò che abbiamo imparato è questo: rintracciare il virus sempre prima, curare le persone a casa sempre di più". "Il drive-in è un’iniziativa delle regioni: in alcune funziona, in altre no. spiega Arcuri - Ecco perché bisogna attivare i medici di base. E comunque abbiamo fatto 13 milioni di tamponi su 8,2 milioni di persone".

E la scuola? "Nelle scuole oggi i contagi degli studenti sono lo 0,15%-cinque volte sotto la media italiana; dei docenti lo 0,32%, dei non docenti lo 0,28%. Forse il lavoro svolto non è stato sbagliato. - sottolinea Arcuri - La scuola oggi è uno dei luoghi più protetti. Per la scuola ho un budget di 461 milioni per banchi, gel, mascherine e distribuzione. Ogni giorno 11 milioni tra studenti e docenti ricevono una mascherina chirurgica gratuita in 40mila istituti. I contratti stipulati per banchi e sedie valgono 325 milioni,di cui una piccola quota perle sedute innovative. In totale 2,1miioni di banchi tradizionali e 430mila a rotelle: quello che ci hanno chiesto i dirigenti scolastici".

"Il totale dei miei impegni è di 2,89 miliardi, più 447milioni di contratti ereditati dalla Protezione civile. Inoltre, dispongo da qualche giorno di 1,41 miliardi per il potenziamento della rete ospedaliera. Poi 125 milioni per vaccini, test sierologici, antigenici e molecolari rapidi e 461 milioni per le scuole. Di tutte queste risorse - conclude Arcuri - 190 milioni vengono dalle donazioni, il resto dal governo. Ma stiamo lavorando per rendicontare sui fondi europei di sviluppo e coesione una parte importante di queste spese. E abbiamo sinora 30 milioni di ricavi per le mascherine distribuite a prezzo di costo ai rivenditori. Fca, Luxottica e Angelini ci aiutano a produrle, senza guadagnarci un euro".

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