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Covid, nel 2020 Pil Milano -11%, soffre più di Lombardia e Italia

24 febbraio 2021 | 17.13
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(Fotogramma)
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Nel 2020 il Prodotto interno lordo di Milano ha registrato una caduta senza precedenti: quasi l'11% in termini di valore aggiunto, una flessione maggiore rispetto al resto d'Italia e della Lombardia. Uno shock economico dovuto non solo alla diffusione del contagio di coronavirus, ma anche legato alla struttura produttiva della città, più orientata ai servizi, settore che ha subito maggiormente le limitazioni imposte dalla pandemia. È quanto emerso in occasione dell’evento 'Your Next Milano', promosso da Assolombarda e Milano & Partners, in live streaming sul web-magazine di Assolombarda Genio & Impresa, con l’obiettivo di promuovere un’occasione di confronto e di riflessione sul futuro della città.

Diverso l'impatto della crisi sui differenti settori. Il manifatturiero (-9,5% della produzione, -7,9% del fatturato nel 2020 e -14% di export nei primi tre trimestri dell’anno) e i servizi alle imprese (-10% di fatturato nei primi nove mesi del 2020) chiudono l’anno con perdite di produzione e fatturato importanti, ma più contenute di quelle registrate dal commercio al dettaglio (-21% di fatturato escluso l’alimentare, da gennaio a settembre), dai servizi alla persona (-30% di fatturato nei primi nove mesi), dalla ristorazione e dall’hotellerie (-41% di fatturato tra gennaio e settembre).

Sul fronte del turismo nel 2020 sono appena 2,2 milioni gli arrivi nella città metropolitana, con un crollo del 73% rispetto al 2019, e i passeggeri in arrivo o in partenza dagli aeroporti di Milano sono 13,3 milioni, a confronto dei 49,2 milioni dell'anno precedente. E anche le prospettive non sono ottimistiche: secondo le stime, il turismo domestico tornerà ai livelli pre-pandemia, a Milano, entro il 2022, mentre quello internazionale solo tra il 2023-2024.

La pandemia, quindi, è stata innanzitutto un fenomeno urbano, causando la paralisi delle città dopo decenni di crescita. Il Covid ha quindi rimesso al centro del dibattito il ruolo e i modelli di sviluppo delle città. Temi al centro dell’evento 'Your Next Milano', che si è concentrato sulla necessità di riprogettare la crescita della città nei prossimi anni, ridefinendo gli equilibri interni a Milano e con i territori circostanti. Investendo sulla ripresa economica e sul lavoro attraverso una rinnovata lettura del proprio posizionamento nel network globale. Ripensando e potenziando il proprio modello di attrattività verso imprese, giovani, talenti, capitali e turisti.

Una metamorfosi urbana, introdotta dal sociologo Aldo Bonomi, che nasce dalla necessità di investire sempre di più sulle connessioni tra la città e i territori limitrofi. Le imprese, in questo senso, sono un esempio virtuoso: la loro interdipendenza è la loro forza. Uno scambio di energie su cui Assolombarda ha lavorato con le imprese e le istituzioni dei territori e che vede nell’evento 'Your Next Milano' la tappa finale di un viaggio nei territori. All'evento, introdotto da Alessandro Spada, presidente di Assolombarda, partecipano anche Antonio Calabrò, vicepresidente di Assolombarda, e Giuseppe Sala, sindaco di Milano.

Ma dei cambiamenti che dovrà affrontare il capoluogo lombardo hanno parlato anche Mario Abbadessa, senior managing director & country head di Hines Italy, Giuseppe Bonomi, ad di Milanosesto, Armando Brunini, ad di Sea Aeroporti di Milano, Michela Matteoli, direttrice dell' Istituto di Neuroscienze del Cnr e coordinatrice dell'Humanitas Neuro Center, Gianluca Scavo, ad di Aim Group International e presidente Gruppo Turismo Assolombarda.

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