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Inaugurato oggi a Capriate, in provincia di Bergamo

Cremonini: apre 50° Roadhouse in Italia, nel 2014 la sfida e' kazaka

09 aprile 2014 | 18.17
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Cremonini: apre 50° Roadhouse in Italia, nel 2014 la sfida e' kazaka

La carne di qualità come fine e come mezzo. Mezzo per arrivare a mercati lontani portando il 'brand' Italia nel mondo, ma rimanendo saldamente ancorati al territorio e alla 'strada'. Con il 50esimo Roadhouse Grill inaugurato oggi a Capriate, in provincia di Bergamo, il gruppo Cremonini fa il pieno di locali steakhouse sul mercato italiano, ma le sfide sono, anche per il 2014, tutte rivolte all'estero. Mentre saranno ancora 12 le aperture della catena, tra Pavia, Treviso e Roma, ci sono nuovi magazzini e centri logistici da realizzare in giro per il mondo. Una delle prossime sfide è il Kazakhstan.

"Continuiamo lo sviluppo in Russia e apriremo a fine anno un deposito di distribuzione alimentare in Kazakhstan". A spiegarlo è Vincenzo Cremonini, l'Ad del gruppo, che oggi ha inaugurato la struttura, a pochi passi dall'uscita del casello di Capriate sull'A4. Cremonini ricorda che l'altro continente "dove siamo molto impegnati è l'Africa. Stiamo raddoppiando la nostra presenza in Angola e - aggiunge - entrando nell'emergente mercato del Mozambico e della Costa d'Avorio".

Un programma di sviluppo internazionale che porta dal Continente Nero alla Russia, ma anche a tutto l'Est Europa dove il Kazakhstan è la prima tappa dove consolidare una realtà di successo dopo gli stabilimenti di produzione e gli impianti di distribuzione costruiti nella zona di Mosca, a San Pietroburgo, Rostov e a Novosibirsk. Il recente accordo da 60 mln di euro siglato da Inalca (Cremonini) con la società austriaca Knightsbridge per la creazione della 'Inalca Eurasia Holdings' ha dato nuovo slancio agli investimenti già cominciati nel 2008nella terra dell'ex Unione Sovietica.

La produzione di carne e il suo giro d'affari sono dunque solo una parte dell'indotto per un gruppo che, con oltre 9mile dipendenti e un fatturato di circa 3,5 mld nel 2013, di cui oltre 34% realizzato all'estero, è una delle più importanti realtà industriale italiane ormai dagli anni '60. Marr, la divisione che si occupa di commercializzazione e distribuzione di prodotti alimentare nella ristorazione e nel food&beverage, è cresciuta in Borsa del 41,5% negli ultimi sei mesi.

La stessa catena RoadHouse grill di strada ne ha fatta dalla sua prima apertura, nel 2001, a Legnano, in provincia di Milano, sviluppandosi poi per tutto l'Hinterland del capoluogo lombardo, dove la domanda resta sempre alta. "E' una realtà consolidata che ci sta dando tante soddisfazioni", sottolinea Cremonini, che parla di risultati economici "eccellenti" con 5 mln di clienti raggiunti solo nel 2013 diventati uno stimolo per aprire altri dodici locali ancora, in Italia, nel 2014.

Finora, le aree predilette sono il Nord Est e il Centro anche se non è escluso che il gruppo decida di investire, prossimamente, anche nelle regioni del Sud. La stessa Europa è una meta interessante e, in particolare, i mercati di Francia, Austria e Svizzera. L'obiettivo, che è anche la sua garanzia di successo, è quello di mantenere sempre il format del locale a ridosso delle grandi strade 'di scorrimento', fedele al suo imprinting americano, con "prezzi accessibili" a tutti.

Un aspetto non indifferente delle prossime aperture è l'offerta di lavoro. A Capriate, piccolo centro industriale della bergamasca dove la crisi morde ancora, sono stati assunti trenta dipendenti. Dal punto di vista occupazionale, "ci fa un grande piacere. Noi - spiega Cremonini - diamo un posto soprattutto ai giovani, almeno a 40 per ogni ristorante. Sono tutti ragazzi neolaureati che vengono formati in azienda e trovano in Roadhouse ottime opportunità di carriera".

E' contenta della novità sul territorio anche Valeria Radaelli, sindaco di Capriate. "La nostra - racconta - è una terra abitata da lavoratori, di persone che sono sempre andate a lavorare lontano, è un momento difficile anche per noi. Questa è la sede storica di una concessionaria e ora ha avuto una seconda vita, speriamo che Cremonini vinca questa scommessa". Una scommessa che ha avuto anche la benedizione del parroco del paese: "La salvezza è nel lavoro".

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