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L'indagine

Donne attente a carriera, ma...

08 marzo 2018 | 11.09
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Sabrina Straffi, giovane Mamma e Macchinista di Trenord, nella foto Sabrina al posto di guida (Nicola Marfisi, Milano - 2013-05-09)  - FOTOGRAMMA
Sabrina Straffi, giovane Mamma e Macchinista di Trenord, nella foto Sabrina al posto di guida (Nicola Marfisi, Milano - 2013-05-09) - FOTOGRAMMA

Più donne che mai, oggi, perseguono attivamente i propri obiettivi di carriera, ma quasi la metà di loro (42%) è preoccupata dall'impatto che fare una famiglia potrebbe avere sul suo futuro e teme che la diversità di genere possa ostacolare eventuali promozioni. Per l'8 marzo, la festa della Donna, PwC ha intervistato 3.600 professioniste tra i 28 e i 40 anni e l'82% di loro è parso fiducioso nella propria capacità di soddisfare le aspirazioni di carriera. E il 73% cerca queste opportunità in modo proattivo.

Tuttavia, nella ricerca, rimangono diverse aree grigie, che mostrano come la parità di diritti e di opportunità non sia stata ancora del tutto conquistata dall'universo femminile. Solo il 51% delle donne intervistate, ad esempio, ritiene che i propri datori di lavoro stiano facendo abbastanza per migliorare le implicazioni della diversità di genere sul posto di lavoro. L'altra metà si sente messa da parte.

"I leader dovrebbero concentrarsi sulla creazione di un ambiente in cui le donne e gli uomini possano avere conversazioni aperte e chiarezza su ciò che serve per progredire", osserva Bob Moritz, presidente di PwC.

Il 58% delle donne intervistate da PwC ritiene che un passo avanti importante potrebbe arrivare con una "maggiore trasparenza" sui luoghi di lavoro, da intendersi come una chiara comprensione delle "aspettative" dei datori di lavoro nei loro confronti e maggiori informazioni sulle prerogative di un salto di carriera. "Questa maggiore trasparenza - ritiene Moritz - è tuttavia solo una parte del puzzle: sono necessarie ulteriori azioni per guidare il cambiamento, che deve andare di pari passo con gli sforzi per mitigare eventuali pregiudizi inconsci e stereotipi di genere che hanno tradizionalmente influenzato il successo e la progressione della carriera in tutto il mondo".

Nell'auto-promozione, le donne stanno cominciando a farsi sentire. Così come sul tema dell'aumento salariale. Secondo la ricerca, del 41% delle donne che sono state promosse negli ultimi due anni, il 63% ha negoziato per una promozione. E del 53% delle donne a cui era stato assegnato un progetto ad alta visibilità o un incarico extra negli ultimi due anni, il 91% e l'86% avevano trattato per queste opportunità.

La maternità è un altro argomento chiave: il 38% delle donne intervistate per il sondaggio ritiene che approfittare dei programmi di flessibilità (part time, congedo, ndr) abbia conseguenze negative sulla loro carriera. "I datori di lavoro - esorta PwC nelle sue conclusioni - oggi devono riconoscere che tutti stanno facendo richieste di flessibilità, e non è una questione legata agli stadi della vita o al genere, e devono aiutare e incoraggiare i loro dipendenti a sfruttare i programmi in atto".

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