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Tv: dopo Donna Imma, piccole boss crescono nella guerra di 'Gomorra 2'

11 giugno 2015 | 12.48
LETTURA: 6 minuti

Al via le riprese dei 12 nuovi nuovi episodi, con due nuove attrici nel cast e un quarto regista

Il protagonista Marco D'Amore: "Davanti a 'Gomorra' la camorra si fa quattro risate"

di Antonella Nesi

Una foto scattata sul set di 'Gomorra 2' a Nola
Una foto scattata sul set di 'Gomorra 2' a Nola

di Antonella Nesi

Due auto nere di grossa cilindrata entrano nel garage di un capannone industriale: scendono il boss in declino Pietro Savastano (Fortunato Cerlino), appena evaso dal carcere di massima sicurezza del Nord dov'era recluso, e i suoi fedelissimi che lo informano dell'agguato che ha lasciato il figlio Genny (Salvatore Esposito) in fin di vita.

E' uno dei primi ciak di 'Gomorra 2', che riprenderà la narrazione esattamente dove si era interrotta la prima serie-evento ispirata al best seller di Roberto Saviano, trasmessa ad oggi in 113 Paesi al mondo (“un record assoluto”, sottolinea Andrea Scrosati, Executive Vice President Programming, Cinema, Entertainment, News & Partner Channels di Sky Italia).

La scena in questione, pur essendo ambientata a Bergamo, è stata girata ieri nello stabilimento di Nola (per l'esattezza in località Bosco Fangone) della società di trasporto e logistica A.ba.co, dove la troupe ha accolto una visita sul set di giornalisti arrivati da tutta Europa.

La seconda serie è già stata opzionata da moltissimi Paesi che hanno trasmesso la prima (e in tanti hanno garantito l'acquisto della serie finchè durerà, per ora è già certa la produzione di un terzo capitolo). E e per la verità le riprese sono iniziate già a fine aprile in Germania e "termineranno a fine ottobre -spiega Riccardo Tozzi di Cattleya, che produce la serie insieme a Sky Atlantic, Fandango e alla tedesca Beta- e toccheranno anche la Croazia e il Sudamerica". Ma in questi giorni si girano le scene che apriranno la serie, in onda nella primavera 2016.

Nel segno del divieto di qualsiasi forma di 'spoiler', della trama dei 12 nuovi episodi autori e protagonisti hanno rivelato molto poco. Quello che si sa è che dal secondo episodio in poi la serie la serie farà un salto narrativo in avanti (e chissà che non serva a rimettere in piedi il povero Genny). Finita irrimediabilmente l'era in cui il clan Savastano regnava incontrastato e uscita di scena Donna Imma (interpretata dalla bravissima Maria Pia Scalzone), dopo l'esecuzione ordinata dall'infedele Ciro (GUARDA L'INTERVISTA A MARCO D'AMORE), fanno il loro ingresso due nuove figure femminili destinate a prendere ruoli di potere in una guerra senza quartiere che terrà banco nella seconda serie. Una guerrà che vedrà sfidarsi "tutti contro tutti" i quattro aspiranti al controllo di Secondigliano: Ciro, Salvatore Conte (Marco Palvetti) e perfino i due Savastano, il padre Pietro contro il figlio Genny. Il futuro apparterrà a chi sarà in grado di stringere l’alleanza più forte (il primo che aveva provato a proporne una, già alla fine della prima serie, era stato Conte). O forse quella più inaspettata.

In questo scenario avranno due ruoli chiave Patrizia (interpretata da Cristiana Dell’Anna), capocommessa nel negozio di moda dove si servono tutte le donne più in vista di Secondigliano e dunque un 'orecchio' che si rivelerà utilissimo per suo zio, Malamò, luogotenente di Pietro Savastano. E ancora di più Annalisa, detta 'Scianel' (l'attrice Cristina Donadio), diventata 'reggente' dell'importante piazza di spaccio del fratello Zecchinetta, boss ucciso dai ragazzini di Genny nella prima stagione. Scianel si rivelerà una donna in grado di esercitare e gestire con grande intelligenza il potere, senza scrupoli e in modo duro e spietato.

"Scianel -spiega Cristina Donadio- ne ha viste di tutti i colori ed ha un'intelligenza istintiva ed animalesca oltre ad una spiccata attitudine al comando. Sto lavorando molto sulla gestualità, sulla voce e sullo sguardo: ed è un lavoro tutto a togliere e a non strafare. Anche perché la sceneggiatura è scritta talmente bene". Poi a proposito della Gomorra-mania nel mondo, Cristina racconta quanto le è accaduto ai Caraibi nello Stato di Trinidad e Tobago: "Anche lì sono malati della serie, che hanno visto su Hbo. Il presidente quando chiude le riunioni importanti o il carnevale di Trinidad dice in un napoletano stentato: 'stat senz penzier'....", conclude scatenando le risate di tutti i presenti.

Ma la seconda serie, tra tante conferme, presenta una novità importante anche nel cast tecnico: l'ingresso di un quarto regista. Ai tre della prima stagione, Stefano Sollima (che mantiene anche il ruolo di supervisore artistico), Francesca Comencini e Claudio Cupellini, arriva anche Claudio Giovannesi. "Sono felicissimo -dice il nuovo arrivato- è la prima volta che mi confronto con la serialità e la cosa che mi piace di più di Gomorra è la commistione tra il forte realismo e i grandi archetipi shakespeariani".

Il criterio di divisione del lavoro è quello dello scorso anno: ogni regista girerà alcuni episodi che avranno uno punto di vista particolare, che spesso è quello che segue alcuni dei personaggi più di altri. E anche quest'anno a seguire maggiormente i personaggi femminili sarà Francesca Comencini: "Una delle strade che 'Gomorra' ha aperto è anche questa: inserire uno sguardo femminile", dice la regista.

A scrivere la serie sono gli stessi sceneggiatori della prima: Stefano Bises, Leonardo Fasoli, Ludovica Rampoldi e Maddalena Ravagli e resta anche la collaborazione di Roberto Saviano al soggetto di serie. "In realtà -spiega Sollima- la collaborazione di Roberto va ben oltre perché lui legge tutto quello che viene scritto e ci aiuta a far sì che tutto sia credibile", conclude il regista.  

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