
Giorgetti: "Possibile deficit sotto 3% quest'anno". Meloni: "Fitch conferma che percorso governo è giusto"
Se l'Italia riuscirà a ridurre il deficit sotto il 3% del Pil quest'anno, uscirà dalla procedura per deficit eccessivo nella prossima "primavera". Così il commissario europeo all'Economia Valdis Dombrovskis, a Copenaghen in conferenza stampa.
"Il governo italiano e il ministro Giancarlo Giorgetti - ha ricordato Dombrovskis - hanno detto che puntano a ridurre il deficit pubblico dell'Italia sotto al 3% del Pil quest'anno e noi accogliamo con favore questa ambizione. Se sarà così, se l'Italia riporterà il deficit sotto il 3% del Pil, allora la procedura per deficit eccessivo potrà essere abrogata. Di norma, in ogni caso, faremo questa valutazione nel ciclo del semestre europeo, in primavera", ha concluso.
Come atteso dai mercati, ieri è arrivata dall'agenzia Fitch la promozione per il rating dell'Italia che sale di un gradino e passa da BBB a BBB+. L'innalzamento del rating è un "premio" per l'intero Paese, ha sottolineato Giorgetti, a margine dell'Ecofin informale a Copenaghen. "Siamo soddisfatti - ha affermato - perché è il risultato di un lavoro duro, riservato e serio, ma soprattutto un premio che, alla fine, si riversa sul Paese, sulle istituzioni, sulle aziende e sulle famiglie. Questo è il significato del rating: è un giudizio sul Paese nel suo complesso, non semplicemente sul suo governo".
Il ministro ha detto che è "possibile" che il rapporto tra deficit e Pil dell'Italia scenda sotto il 3% già quest'anno. A chi gli chiedeva se sia fantasioso quello che si dice a Bruxelles, cioè che Roma potrebbe uscire in anticipo dalla procedura per deficit eccessivo, Giorgetti ha risposto che "non c'è nessuna fantasia. Certo, se abbiamo l'opportunità di uscire dalla procedura, secondo me è interesse del Paese coglierla".
E' possibile scendere già sotto il 3% quest'anno? "È possibile - ha confermato - nel senso che siamo a settembre, per arrivare a dicembre manca ancora qualcosa. Certo, le turbolenze a livello globale non ci hanno aiutato, per quanto riguarda le esportazioni e quindi la crescita, però mancano tre mesi. Vediamo anche i dati Istat che arriveranno, come è andato il terzo trimestre. Però l'opportunità di uscire dalla procedura è un'opportunità storica. E io penso che debba essere colta".
E a chi gli chiedeva se, visto il buon andamento dei conti, non sarà possibile già nella prossima finanziaria tagliare le aliquote Irpef, come chiede il leader della Lega, Matteo Salvini, il ministro dell'Economia ha risposto che il taglio delle aliquote Irpef potrà essere fatto solo avendo messo "in sicurezza" il "sentiero", cioè la traiettoria che i conti pubblici del Paese dovranno seguire, in base al piano pluriennale concordato con la Commissione Europea.
"Il taglio delle tasse lo chiedono tutti. Volete una notizia? Se fosse per me, abolirei le tasse. Però non si può fare. Ci ha provato anche un mio collega ministro argentino: ha fatto un decreto che ha abolito le tasse il giorno prima delle elezioni, però poi le ha perse. Non è automatico". Il bilancio, ha ricordato Giorgetti, "è fatto di entrate e di uscite, è un quadro complessivo in cui il governo ha degli obiettivi. Ho anche però la responsabilità, come dimostra il giudizio di Fitch, di tenere il sentiero in sicurezza. Quindi, queste cose si faranno con il sentiero in sicurezza. Questo è il lavoro che dobbiamo fare nei prossimi giorni, nelle prossime settimane. Naturalmente - ha concluso - il giudizio di Fitch ci aiuta".
"L’Italia ottiene una promozione da Fitch: la conferma che il percorso del nostro governo è quello giusto. Conti in ordine, responsabilità nelle scelte di bilancio, l’economia che si rafforza grazie all’aumento dell’occupazione: questi non sono slogan, ma risultati concreti", ha affermato la premier Giorgia Meloni.
"È un chiaro segnale di fiducia dai mercati internazionali: stabilità politica, politiche economiche credibili e sostegno a chi crea lavoro e ricchezza stanno dando i loro frutti. Siamo consapevoli delle sfide che ci attendono - crescita, debito, sostenibilità - ma oggi possiamo guardare avanti con orgoglio: il nostro impegno viene riconosciuto - ha sottolineato - e questo ci dà ulteriore forza per fare sempre di più, per l’Italia e le sue famiglie".