"La nostra preoccupazione è stata quella di condurre con la massima velocità possibile questa inchiesta per individuare delle situazioni di reato in Expo e per consentire alla struttura Expo di ripartire più velocemente possibile". Così il procuratore capo di Milano, Edmondo Bruti Liberati, risponde durante alla conferenza stampa sull'inchiesta che ha portato a sette arresti.
Parole condivise dal pm Claudio Gittardi: "Se non fossimo intervenuti avremmo danneggiato l'Expo. La celerità dell'intervento favorisce l'evento", visto che l'esponente che ne sarebbe coinvolto Angelo Paris, direttore generale divisione Construction and Dismantling e responsabile ufficio contratti di Expo 2015, è finito in manette.
L'inchiesta non vede il coinvolgimento di nessun altro esponente della società che curerà l'Esposizione e non ha portato a nessun tipo di sequestro di aree che potrebbero ritardare il progetto per l'evento del 2015, precisano gli inquirenti.