Milano, 10 mar. (Adnkronos Salute) - Farmaci generici a due velocità in Italia: nel 2013, mentre è aumentata del 14% la quota di mercato dei generici di fascia A, rimborsati dal Sistema sanitario nazionale, il mercato dei generici di fascia C, a totale carico del paziente, è rimasto invariato, registrando un leggero aumento dello 0,9% (dati IMS Health). Sono i dati diffusi oggi a Milano durante un incontro promosso da Doc Generici. "Con l'introduzione della prescrizione condizionata per principio attivo nel 2012 - spiega Gualtiero Pasquarelli, amministratore delegato DOC Generici - la quota di mercato dei generici in fascia A ha avuto un incremento significativo. Al contrario, la norma non ha avuto alcun effetto sulla diffusione del generico tra i farmaci di fascia C".
Per Pasquarelli "l'elemento chiave che spiega la minor diffusione dei generici in fascia C è la mancanza di una adeguata informazione al paziente sulla loro disponibilità e, soprattutto, sull'opportunità di risparmio che offrono". Nei primi 9 mesi del 2013, la spesa dei farmaci acquistati a carico del cittadino è stata pari a 4,9 miliardi di euro, composta soprattutto dai farmaci di classe C con obbligo di ricetta (11,5%). Sempre in riferimento alla classe C con ricetta medica, la spesa sostenuta dai cittadini dal 2009 al 2013, è diminuita del 6% mentre il totale della spesa privata - che comprende anche compartecipazione, acquisto privato di fascia A e automedicazione - è aumentato del 15%, nonostante l'ingresso di numerosi farmaci generici in conseguenza della scadenza dei brevetti. (segue)
